Nicola Del Sarto in un comunicato invita gli ex amici di Articolo Primo, ora Azione, a rivedere le loro posizioni.
“E’ giunto il momento per Azione – inizia Del Sarto – di battere un colpo. Il partito che ha deciso di appoggiare il sindaco Persiani, nonostante la sua palese vicinanza alla Lega, non è mai riuscito a mettere in atto quel peso politico che credeva di avere dopo le elezioni. Se è vero infatti che Azione è riuscita ad esprimere un assessore e un capogruppo, persone che stimo profondamente e che ritengo adatte al ruolo che ricoprono, il loro peso politico è stato purtroppo limitato e insufficiente per colmare quelle criticità che, anche loro, avevano evidenziato nel primo mandato del sindaco Persiani. Non sono infatti riusciti a fermare lo scempio di Marina, la riapertura delle cave, la cancellazione dell’identità del parco Ugo Pisa, le modifiche alla viabilità di Marina e via Garosi, la totale mancanza di attenzione al dissesto idrogeologico, la gestione fallimentare di Asmiu e Casa Ascoli.
A questi argomenti se ne aggiunge un altro che ha evidenziato una volta di più come sia necessario per la nostra città che Azione cominci a far sentire la sua voce, la variante Sogegross. Dopo l’approvazione turbolenta nel consiglio di lunedì, avvallata da Azione senza che nessuno dei suoi membri prendesse parola
per giustificarla, questa variante pare proprio andare contro tutti i principi che dovrebbero contraddistinguere il partito fondato da Calenda, uomo che da ministro ha dovuto affrontare e risolvere
centinaia di crisi aziendali per tutelare posti di lavoro.Se da un lato è vero che Azione crede nel libero mercato, dall’altro è profondamente contro la concorrenza sleale che porta ineguaglianza nel nostro sistema sociale. Tale variante è un esempio di come si cerchi di favorire un soggetto a discapito di altri cambiando la destinazione di un unico lotto della zona industriale. Così facendo, si rischia di mettere in ginocchio un intero comprato del nostro territorio, e di vedere diminuire l’occupazione, soprattutto autoctona, in un territorio già fortemente colpito dalla mancanza di lavoro. Spero quindi che nelle prossime settimane i miei ex compagni di partito riescano a far sentire il loro peso, per il bene di Massa e dei suoi lavoratori.
Non posso credere che un partito in cui ancora io credo si sia
totalmente appiattito sulle posizioni di un sindaco di chiara estrazione leghista che non fa niente per dimostrare, ogni giorno di più, che i consiglieri della sua maggioranza hanno il solo compito di esprimere un costante consenso acritico schiacciando un bottone in consiglio comunale. L’intendo di Azione era quello di
avere un peso nelle decisioni della maggioranza, per il bene di Massa, questa volta si faccia sentire”.
La conclusione di Del Sarto è netta e decisa.