Giovedì l’euro (EUR) è sceso leggermente rispetto alla sterlina britannica (GBP), dopo aver precedentemente raggiunto un nuovo massimo annuale di 0,8843. Al momento in cui scriviamo, la coppia EUR/GBP viene scambiata intorno a 0,8826, ponendo fine a una serie di vittorie durata due giorni, mentre i trader reagivano ai dati deludenti dell’Eurozona.
La coppia EUR/GBP è inizialmente salita all’inizio della sessione europea dopo che una serie di dati deboli provenienti dal Regno Unito (UK) hanno messo sotto pressione la sterlina. Il prodotto interno lordo (PIL) del Regno Unito è sceso dello 0,1% su base mensile a settembre, sfidando le aspettative di crescita stagnante e il calo registrato ad agosto.
Anche i dati trimestrali si sono indeboliti, con il PIL nel terzo trimestre in aumento solo dello 0,1% su base trimestrale, al di sotto della previsione dello 0,2% e in calo rispetto allo 0,3%. Su base annua, l’economia è cresciuta dell’1,3% nel terzo trimestre, leggermente al di sotto dell’1,4% previsto e invariata rispetto al trimestre precedente.
La produzione industriale è scesa del 2,0% a settembre, ben peggiore del previsto calo dello 0,2% e dell’inversione dell’aumento dello 0,3% di agosto. Anche la produzione manifatturiera ha deluso, scendendo dell’1,7% su base mensile rispetto a un calo previsto dello 0,3%. La debolezza generale dei dati ha rafforzato i timori che lo slancio della crescita del Regno Unito rimanga fragile nell’ultimo trimestre dell’anno.
Ciò si aggiunge ai deboli dati sull’occupazione pubblicati all’inizio di questa settimana che avevano fatto sì che i mercati si aspettassero un taglio dei tassi da parte della Banca d’Inghilterra (BoE) a dicembre. I dati odierni più deboli sul PIL e sul settore manifatturiero rafforzano questa prospettiva e aumentano la pressione sulla banca centrale affinché agisca se il rallentamento continua.
Tuttavia, l’euro ha poi perso slancio dopo che anche i nuovi dati provenienti dall’Eurozona sono stati inferiori alle aspettative. La produzione industriale è aumentata solo dello 0,2% su base mensile a settembre, ben al di sotto del consenso dello 0,7% ma comunque in miglioramento rispetto al calo del -1,1% di agosto. Su base annua la produzione industriale è aumentata dell’1,2%, inferiore al 2,1% previsto e solo leggermente al di sopra dell’1,1% del mese precedente.
Guardando al futuro, venerdì l’attenzione si rivolge al fitto calendario dell’Eurozona. Gli operatori terranno d’occhio il rilascio dei dati preliminari sulla variazione dell’occupazione e la prima stima del PIL per il terzo trimestre. La Commissione Europea pubblicherà inoltre le sue ultime previsioni di crescita economica.
Indicatore economico
Prodotto interno lordo sa (trimestrale)
Il prodotto interno lordo (PIL), pubblicato da Eurostat Il valore trimestrale è una misura del valore totale di tutti i beni e servizi prodotti nell’Eurozona in un dato periodo. Il PIL e i suoi principali aggregati sono tra gli indicatori più importanti dello stato di un’economia. Il valore QoQ confronta l’attività economica nel trimestre di riferimento con il trimestre precedente. In generale, un aumento di questo indicatore è rialzista per l’Euro (EUR), mentre un valore basso è considerato ribassista.
Per saperne di più.
Prossima pubblicazione:
Ven 14 novembre 2025 10:00 (Prel)
Frequenza:
Trimestrale
Consenso:
0,2%
Precedente:
0,2%
Fonte:
Eurostat















