Il dollaro statunitense (USD) ha continuato la sua tendenza al ribasso giovedì, toccando nuovi minimi mensili mentre i partecipanti al mercato valutavano l’accordo che ha posto fine allo shutdown più lungo della storia del governo americano. Nel frattempo, le scommesse su un taglio dei tassi da parte della Fed a dicembre sono rimaste piuttosto divise.
Questo è quello che potrete vedere venerdì 14 novembre:
L’indice del dollaro statunitense (DXY) è rimasto in ritirata lungo la curva nonostante un leggero aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA, sfidando la zona 99,00 o i minimi mensili. Si prevede che Logan e Bostic della Fed parleranno in un briefing altrimenti vuoto.
La coppia EUR/USD è salita per il terzo giorno consecutivo, toccando un nuovo massimo di due settimane vicino a 1,1660. I risultati della bilancia commerciale dell’area euro e la seconda stima del tasso di crescita del PIL per il terzo trimestre concluderanno il calendario nazionale settimanale.
La coppia GBP/USD ha invertito due ribassi giornalieri consecutivi per superare quota 1,3200 in un contesto di ulteriore debolezza del biglietto verde. Il prossimo passo sarà il tasso di inflazione oltre Manica il 19 novembre.
L’USD/JPY ha toccato un nuovo massimo di 9 mesi appena sopra la soglia di 155,00 prima di iniziare una correzione giornaliera vicino al supporto di 154,00. L’indice del settore terziario sarà l’evento di spicco nel calendario giapponese.
L’AUD/USD ha chiuso la giornata praticamente invariato nonostante avesse toccato il massimo di due settimane intorno a 0,6580 all’inizio della sessione. La RBA pubblicherà il suo verbale il 18 novembre.
I prezzi del WTI si sono un po’ calmati dopo il forte calo di mercoledì, superando brevemente i 59,00 dollari, mentre gli investitori valutavano le sanzioni sul petrolio russo e le preoccupazioni per l’eccesso di offerta globale.
L’oro ha rinunciato ai guadagni iniziali intorno ai 4.250 dollari l’oncia troy, ovvero il picco di tre settimane, ed è tornato nell’area dei 4.190 dollari prima della campana di chiusura di Wall Street giovedì. I prezzi dell’argento hanno sfiorato massimi superiori a 54,00 dollari l’oncia prima di ritornare nell’area inferiore a 53,00 dollari, segnando un significativo calo giornaliero.















