Rimini, 22 agosto 2025 – L’Unione Europea non ha più peso sulla scena internazionale. Lo ha affermato l’ex presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenendo al Meeting di Rimini, sottolineando come l’illusione di un’Europa con reale potere geopolitico “sia ormai evaporata”.
Europa spettatrice e non protagonista
Draghi ha ricordato come Bruxelles sia rimasta semplice spettatrice in momenti cruciali, citando il bombardamento dei siti nucleari iraniani e l’acuirsi del conflitto a Gaza, a testimonianza della scarsa influenza europea nei grandi dossier internazionali.
Secondo l’ex premier, l’UE deve cambiare passo e trasformarsi da attore di supporto a protagonista. Per farlo è necessario riformare profondamente la propria organizzazione politica e dotarsi di strumenti in grado di incidere sulle decisioni globali.
La proposta: un debito comune per i grandi progetti
Per Draghi, una delle priorità è l’introduzione di un debito comune europeo, finalizzato a finanziare iniziative strategiche nei settori di difesa, energia e tecnologia. Solo in questo modo l’Europa potrà garantire competitività e sicurezza nel medio-lungo periodo.
Dallo scetticismo all’azione
Nel suo intervento conclusivo, l’ex presidente della BCE ha rivolto un appello ai cittadini europei: «Lo scetticismo verso l’Unione deve trasformarsi in azione. L’UE non è un vincolo ma uno strumento per raggiungere obiettivi comuni e assicurare un futuro di crescita e stabilità».