DHAKA, Bangladesh — Un jet da combattimento dell’aeronautica militare del Bangladesh si è schiantato lunedì contro una scuola nella capitale Dhaka, causando la morte di almeno 20 persone, secondo quanto riportato dall’ufficio stampa del governo. Più di 160 persone sono rimaste ferite, tra cui almeno 43 minorenni, secondo l’Istituto Nazionale di Chirurgia Plastica e Ustioni del Bangladesh.
La maggior parte delle vittime erano studenti della Milestone School and College, situata nel quartiere di Uttara. La scuola ospita migliaia di studenti, dall’asilo fino al liceo, secondo quanto riportato sul proprio sito web.
L’incidente è avvenuto a causa di un “guasto tecnico” poco dopo il decollo del jet F-7 BGI, durante una missione di addestramento. Il pilota, il tenente di volo Towkir Islam, è morto nell’impatto. Le autorità militari stanno indagando sulle cause del malfunzionamento.
Testimoni raccontano che la scena del disastro era caotica: i soccorritori hanno evacuato studenti e insegnanti, mentre i video mostrano momenti di panico. Un alunno ha riferito che molte persone erano ancora disperse la sera stessa. Ha detto di aver aiutato almeno 30 persone prima dell’arrivo delle forze armate, che successivamente hanno impedito a studenti e docenti di prestare soccorso.
L’impatto ha colpito direttamente l’ala dell’edificio dove si trovavano le classi dalla prima all’ottava. Ogni aula conteneva tra i 35 e i 40 studenti.
Le immagini scattate sul luogo mostrano i vigili del fuoco intenti a domare le fiamme su ciò che rimaneva del motore del jet, incastrato in un edificio annerito. I paramedici hanno trasportato i feriti in barella mentre proseguivano le operazioni di soccorso.
Il disastro è uno dei peggiori nella storia recente del paese. Episodi simili si erano già verificati in passato, tra cui uno nel 1984 che causò 49 morti e un altro nel 2018 con 50 vittime.
Il dolore e il trauma si fanno sentire tra i sopravvissuti. “Questo jet ha bruciato le nostre speranze e sogni,” ha detto Mohammad Shafiqul Islam Tutul, docente presso l’istituto. “Tutti questi studenti erano come miei figli.”
