Mercoledì scorso il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che in Corea del Sud era previsto un lungo incontro con il cinese Xi Jinping e che si aspettava che qualcosa andasse per il verso giusto.

Citazioni importanti

Lungo incontro previsto con il cinese Xi in Corea del Sud e si presume che qualcosa funzionerà.
Non sembrava giusto avere un incontro con il russo Putin, quindi lo ha annullato, dicendo che era giunto il momento delle sanzioni russe.
Spera che le sanzioni contro la Russia non durino ancora a lungo.
Ogni volta che parla con Putin, sono buone conversazioni, ma non portano da nessuna parte.

Reazione del mercato

Al momento in cui scriviamo, il tasso AUD/USD è scambiato in rialzo dello 0,09% a 1,1664.

Domande frequenti sulla guerra commerciale USA-Cina

In generale, una guerra commerciale è un conflitto economico tra due o più paesi dovuto al protezionismo estremo da una parte. Ciò implica la creazione di barriere commerciali come le tariffe, che portano a contro-barriere e fanno aumentare i costi di importazione e quindi il costo della vita.

Un conflitto economico tra gli Stati Uniti e la Cina è iniziato all’inizio del 2018 quando il presidente Donald Trump ha eretto barriere commerciali contro la Cina e ha accusato il gigante asiatico di pratiche commerciali sleali e di furto di proprietà intellettuale. La Cina ha reagito imponendo tariffe su diversi beni statunitensi come automobili e soia. Le tensioni si sono intensificate fino a quando i due paesi hanno firmato l’accordo commerciale USA-Cina di Fase 1 nel gennaio 2020. L’accordo richiedeva riforme strutturali e altri cambiamenti al regime economico e commerciale della Cina e pretendeva di ripristinare la stabilità e la fiducia tra le due nazioni. Tuttavia, la pandemia del coronavirus ha spostato l’attenzione dal conflitto. Tuttavia, vale la pena notare che il presidente Joe Biden, insediatosi dopo Trump, ha mantenuto le tariffe in vigore e ha persino imposto alcune tasse aggiuntive.

Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca come 47esimo presidente degli Stati Uniti ha innescato una nuova ondata di tensioni tra i due paesi. Durante la campagna del 2024, Trump ha promesso di imporre dazi del 60% alla Cina al suo ritorno in carica, cosa che ha fatto il 20 gennaio 2025. Con il ritorno di Trump, la guerra commerciale USA-Cina è destinata a riprendere da dove si era interrotta, con la politica di confronto che incide sul panorama economico globale in un contesto di interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali, portando a un calo della spesa, in particolare degli investimenti, e con un impatto diretto sull’inflazione dell’indice dei prezzi al consumo.

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