In un mondo ideale, che tipo di chatbot vorresti costruire? Hai appena lanciato una serie di aggiornamenti per Copilot. Come si ottiene il giusto equilibrio quando si costruisce un chatbot che deve competere in un mercato in cui le persone apprezzano l’interazione umana, ma si vuole anche evitare l’intelligenza artificiale consapevolmente consapevole?

Questa è una buona domanda Con la chat di gruppo, sarà la prima volta che un grande gruppo di persone potrà parlare contemporaneamente con un’intelligenza artificiale. È davvero un modo per sottolineare che l’intelligenza artificiale non dovrebbe portarti fuori dal mondo reale. Dovrebbero aiutarti a connetterti, portare la tua famiglia, i tuoi amici, creare gruppi di comunità, ecc.

Questo sarà un elemento di differenziazione molto importante nei prossimi anni. La mia visione dell’intelligenza artificiale è sempre stata che l’intelligenza artificiale dovrebbe essere nella tua squadra, nel tuo angolo.

È un’affermazione molto semplice e chiara, ma non si tratta di migliorare e sostituire l’umanità: si tratta di servirci. Dovrebbe essere la pietra di paragone della tecnologia ad ogni passo. Questo soddisfa davvero la ricerca della civiltà, che è quella di renderci più intelligenti e felici, più produttivi e più sani e cose del genere?

Quindi stiamo solo cercando di creare funzionalità che ci ricordino costantemente di porre quella domanda e ricordino ai nostri utenti di spingerci su quella questione.

l’ultima volta che abbiamo parlatoMi hai detto che non eri interessato a costruire un chatbot che assumesse i ruoli delle personalità. Questo non è vero per il settore in generale. Grok di Elon Musk vende quel tipo di esperienza civettuola. OpenAI ha dichiarato di essere interessata a esplorare nuove interazioni per adulti con ChatGPT. C’è un mercato per quello. Eppure è qualcosa da cui starai lontano?

Sì, non costruiremo mai robot sessuali. Triste in un modo in cui dobbiamo essere così espliciti al riguardo, ma non è questa la nostra missione come azienda. La gioia di essere in Microsoft è che da 50 anni l’azienda crea software per dare potere alle persone, per metterle al primo posto.

A volte, di conseguenza, ciò significa che l’azienda si muove più lentamente rispetto ad altre startup ed è più deliberata e attenta. Ma penso che sia una caratteristica, non un bug, in quest’epoca in cui è davvero importante essere consapevoli dei potenziali effetti collaterali e delle conseguenze a lungo termine.

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