Martedì l’euro (EUR) si sta indebolendo rispetto al franco svizzero (CHF), poiché il franco mostra una forza relativa tra i principali rivali in un contesto di ottimismo su un possibile accordo commerciale USA-Svizzera. Al momento in cui scriviamo, il cambio EUR/CHF è scambiato intorno a 0,9270, il livello più basso dal 31 ottobre, ed è in ribasso di circa lo 0,30% nel corso della giornata poiché gli investitori in generale prediligono la valuta svizzera.
L’ultimo rialzo del franco arriva dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato lunedì che Washington sta “lavorando a un accordo per abbassare leggermente le sue tariffe”, riferendosi ai dazi all’importazione imposti sulle merci svizzere. “Non ho dato una cifra, ma lavoreremo su qualcosa per aiutare la Svizzera”, ha detto Trump.
Secondo Reuters, l’accordo proposto potrebbe ridurre l’attuale tariffa del 39% sulle esportazioni svizzere a circa il 15%, con i negoziati che si dice siano nelle fasi finali, anche se i funzionari svizzeri hanno rifiutato di commentare.
Oltre alla debolezza dell’euro, martedì i dati ZEW sul sentiment per la Germania e l’Eurozona hanno fornito segnali contrastanti. L’indice ZEW delle aspettative economiche tedesche è sceso a 38,5 a novembre, al di sotto delle previsioni di 40,0 e in calo rispetto a 39,3 di ottobre. L’indice delle condizioni attuali è migliorato leggermente da -80,0 a -78,7, ma era ancora al di sotto delle aspettative di -77,5.
Nel frattempo, l’indice ZEW del sentimento economico per la zona euro è salito a 25,0, battendo la stima di consenso di 23,5 e la lettura precedente di 22,7. Ciò segnala un leggero miglioramento delle aspettative regionali, nonostante le continue preoccupazioni per il rallentamento in Germania.
Anche i commenti rilasciati martedì dai politici della Banca Centrale Europea (BCE) hanno fatto ben poco per sostenere l’euro. Diversi funzionari hanno assunto un tono equilibrato, suggerendo che la politica monetaria era adeguatamente calibrata e che i rischi di inflazione erano sostanzialmente bilanciati. Il membro del consiglio della BCE Frank Elderson ha affermato che “gli attuali livelli dei tassi di interesse sono appropriati”, aggiungendo che “i rischi di inflazione sono bilanciati”.
Il membro del Consiglio direttivo della BCE Boris Vujčić ha osservato che la zona euro ha registrato “una crescita e un’inflazione leggermente superiori alle previsioni” e che “ci troviamo in una buona situazione economica”. Olaf Sleijpen della BCE ha avvertito che “la spesa pubblica può aumentare l’inflazione nel breve termine”, avvertendo al contempo che “le disuguaglianze finanziarie possono indebolire la trasmissione delle politiche”.
Guardando al futuro, il calendario economico per la Svizzera rimane relativamente tranquillo, con l’attenzione sui prezzi alla produzione e all’importazione previsti giovedì. Sul lato euro, mercoledì l’attenzione si concentrerà sui dati finali sull’inflazione tedesca, seguiti giovedì dal rapporto economico dell’Eurozona e dai dati sulla produzione industriale. La settimana si conclude venerdì con i principali comunicati sull’occupazione dell’Eurozona e sul prodotto interno lordo (PIL) destagionalizzato.
Domande frequenti sul franco svizzero
Il franco svizzero (CHF) è la valuta ufficiale della Svizzera. È una delle dieci valute più scambiate al mondo e ha un volume che supera di gran lunga le dimensioni dell’economia svizzera. Il suo valore è determinato, tra l’altro, dall’umore generale del mercato, dalla situazione economica del Paese o dalle misure adottate dalla Banca nazionale svizzera (BNS). Tra il 2011 e il 2015 il franco svizzero è stato ancorato all’euro (EUR). L’ancoraggio del tasso di cambio è stato improvvisamente rimosso, provocando un aumento del valore del franco di oltre il 20% e provocando turbolenze sui mercati. Anche se l’ancoraggio non è più in vigore, gli asset in CHF tendono ad essere altamente correlati con quelli dell’euro a causa dell’elevata dipendenza dell’economia svizzera dalla vicina Eurozona.
Il franco svizzero (CHF) è considerato un rifugio sicuro o una valuta che gli investitori tendono ad acquistare durante i periodi di stress del mercato. Ciò è dovuto alla posizione percepita della Svizzera nel mondo: un’economia stabile, un forte settore delle esportazioni, elevate riserve delle banche centrali o una posizione politica di lunga data sulla neutralità nei conflitti globali rendono la valuta nazionale una buona scelta per gli investitori avversi al rischio. È probabile che tempi turbolenti rafforzino il valore del CHF rispetto ad altre valute considerate più rischiose da investire.
La Banca nazionale svizzera (BNS) si riunisce quattro volte l’anno – una volta al trimestre, meno spesso delle altre principali banche centrali – per decidere sulla politica monetaria. La banca mira a un tasso di inflazione annuo inferiore al 2%. Se l’inflazione è superiore all’obiettivo o si prevede che lo sarà nel prossimo futuro, la banca tenterà di contenere gli aumenti dei prezzi aumentando il tasso di interesse di riferimento. Tassi di interesse più elevati hanno generalmente un impatto positivo sul franco svizzero (CHF) poiché portano a rendimenti più elevati e rendono il paese più attraente per gli investitori. Al contrario, tassi di interesse più bassi tendono a indebolire il CHF.
La pubblicazione dei dati macroeconomici in Svizzera è fondamentale per valutare la situazione economica e può avere un impatto sulla valutazione del franco svizzero (CHF). L’economia svizzera è sostanzialmente stabile, ma qualsiasi cambiamento improvviso nella crescita economica, nell’inflazione, nelle partite correnti o nelle riserve estere della banca centrale può causare fluttuazioni del CHF. In generale, l’elevata crescita economica, la bassa disoccupazione e l’elevata fiducia sono positivi per il CHF. Al contrario, se i dati economici indicano un indebolimento dello slancio, è probabile che il CHF si deprezzi.
Essendo un’economia piccola e aperta, la Svizzera dipende fortemente dalla salute delle economie vicine dell’Eurozona. L’Unione europea nel suo insieme è il partner economico più importante della Svizzera e un importante alleato politico. Pertanto, la stabilità macroeconomica e monetaria nell’Eurozona è essenziale per la Svizzera e quindi per il franco svizzero (CHF). Data questa dipendenza, alcuni modelli suggeriscono che la correlazione tra il destino dell’euro (EUR) e quello del franco svizzero è superiore al 90% o quasi perfetta.















