Partenariati e contratti governativi alimentano l’ottimismo

Alla conferenza GTC di martedì, il CEO di Nvidia ha fatto di tutto Lodare ancora e ancora Donald Trump e le sue politiche per incentivare gli investimenti tecnologici nazionali hanno avvertito che l’esclusione della Cina dall’ecosistema di Nvidia potrebbe limitare l’accesso degli Stati Uniti a metà degli sviluppatori di intelligenza artificiale del mondo. L’evento complessivo ha enfatizzato il ruolo di Nvidia come azienda americana, con Huang che ha addirittura annuito allo slogan caratteristico di Trump durante la sua firma, ringraziando il pubblico per “aver reso l’America di nuovo grande”.

La cooperazione di Trump è cruciale per Nvidia perché i controlli sulle esportazioni statunitensi hanno effettivamente bloccato i chip AI di Nvidia dalla Cina, costando all’azienda miliardi di dollari di entrate. Bob O’Donnell di Technalysis Research ha detto a Reuters che “Nvidia ha chiaramente portato la sua storia a Washington per educare e ingraziarsi il governo degli Stati Uniti. Sono stati in grado di affrontare le questioni più calde e influenti della tecnologia”.

Al di là del messaggio politico, Huang ha annunciato una serie di partnership e accordi che hanno contribuito ad alleviare le preoccupazioni degli investitori sul futuro di Nvidia. La società ha annunciato collaborazioni con Uber Technologies, Palantir Technologies e CrowdStrike Holdings. Nvidia ha inoltre annunciato un investimento di 1 miliardo di dollari in Nokia per supportare il passaggio della società di telecomunicazioni verso l’intelligenza artificiale e le reti 6G.

L’accordo con Uber alimenterà una flotta di 100.000 veicoli a guida autonoma con tecnologia Nvidia, mentre la casa automobilistica Stellantis fornirà i primi robotaxi. Palantir combinerà la tecnologia di Nvidia con la sua piattaforma Ontology per utilizzare tecniche di intelligenza artificiale per approfondimenti logistici, con Lowe come uno dei primi ad adottare. Eli Lilly prevede di costruire quello che Nvidia descrive come il supercomputer più potente posseduto e gestito da un’azienda farmaceutica, facendo affidamento su oltre 1.000 chip acceleratori AI Blackwell.

La valutazione di 5mila miliardi di dollari supera la capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute ed è circa la metà dell’indice azionario paneuropeo Stoxx 600, osserva Reuters. Ai prezzi attuali, la partecipazione di Huang in Nvidia varrebbe circa 179,2 miliardi di dollari, rendendolo l’ottava persona più ricca del mondo.

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