Antonio Scurati critica la decisione ‘M - Il figlio del secolo’ senza seconda stagione, ecco perché

M – Il figlio del secolo: Antonio Scurati conferma l’ipotesi di una mancata seconda stagione

Durante la sua partecipazione al Giffoni Film Festival, lo scrittore Antonio Scurati ha espresso con amarezza la probabilità che non venga realizzata una seconda stagione della serie televisiva M – Il figlio del secolo, tratta dal suo celebre romanzo. La serie, disponibile su Sky e in streaming su NOW, racconta l’ascesa di Benito Mussolini e ha ottenuto un importante riscontro critico a livello internazionale, suscitando però dubbi sul suo futuro produttivo.

Un addio quasi certo per la serie Sky

Scurati ha dichiarato ai microfoni di SuperGuidaTV: “È incredibile che una serie così potente e ben fatta non abbia ancora avuto conferma per una seconda stagione. L’accoglienza critica all’estero è stata eccezionale, molti la definiscono un capolavoro indipendentemente da qualsiasi polemica politica. Purtroppo, è molto probabile che non vedremo un seguito. Bisogna però chiedersi il perché.”

Queste parole sorprendono soprattutto perché solo pochi mesi fa Sky Studios aveva manifestato interesse a proseguire l’avventura, come affermato da Nils Hartmann, Executive Vice President Sky Italia, il quale aveva parlato di possibili progetti futuri dopo la presentazione della prima stagione.

L’impatto internazionale e la distribuzione

Nonostante l’incertezza sul futuro, la serie continua a riscuotere successo fuori dall’Italia. La piattaforma Mubi ha acquisito i diritti per la distribuzione in diversi paesi, inclusi gli Stati Uniti e il Nord America, testimoniando l’interesse globale verso la narrazione storica italiana.

Scurati e il dibattito sulla censura

Durante l’incontro con i giovani del Giffoni Film Festival, Scurati ha affrontato temi delicati come la censura e l’autocensura, parlando anche di minacce personali ricevute. Ha raccontato come la paura e la pressione sociale influenzino la libertà di espressione: “Quando ti arrivano lettere minatorie, la tua vita cambia. Esci, ma guardi sempre a destra e a sinistra.”

Lo scrittore ha inoltre sottolineato il fenomeno delle “micro censure”, forme di autocensura che si consumano all’interno della coscienza individuale e che rappresentano un pericolo per la democrazia. Questo tema è strettamente connesso alla sua opera, che da anni mette in guardia contro il ritorno di forme autoritarie nella società contemporanea.

Una parabola storica attuale

“M – Il figlio del secolo” non è solo un racconto storico, ma anche una riflessione sul presente. Scurati ha ricordato un episodio emblematico che coinvolge il filosofo Benedetto Croce, simbolo dell’atteggiamento di sottovalutazione verso la violenza politica dell’epoca mussoliniana. Oggi, secondo lo scrittore, molte società liberali stanno vivendo un pericoloso scivolamento verso l’autoritarismo, spesso ignorato o giustificato.

I dati di ascolto

Nonostante le polemiche e le difficoltà produttive, la serie ha riscosso un notevole successo di pubblico. Secondo Sky, le prime due puntate hanno superato il milione di telespettatori, con oltre due milioni di contatti considerando la programmazione tradizionale e on demand.

Conclusione

La probabile assenza di una seconda stagione di M – Il figlio del secolo rappresenta una perdita per il panorama televisivo italiano e internazionale, soprattutto considerando l’importanza storica e culturale del progetto. Antonio Scurati, con la sua voce autorevole, continua a stimolare il dibattito sui pericoli della censura e sulle sfide della memoria storica in un mondo sempre più complesso.