L’USD/JPY continua a salire in un contesto di bassa volatilità e propensione al rischio e supera brevemente quota 155,0. Il Ministero delle Finanze giapponese ha emesso segnali di allarme che indicano un possibile intervento. Tuttavia, gli strateghi si aspettano che gli avvertimenti verbali possano rimanere in vigore fino alla ripresa dei dati statunitensi, con la coppia che probabilmente testerà il livello 156-157 nelle prossime settimane, osserva Francesco Pesole, analista FX presso ING.

Il Giappone segnala vigilanza sui mercati dei cambi data la forza dell’USD

“I funzionari giapponesi probabilmente sperano che abbiamo ragione, dato che il cambio USD/JPY continua a salire in un contesto di bassa volatilità e propensione al rischio. Ieri la coppia ha rotto brevemente quota 155,0 mentre il Tesoro giapponese continua a emettere segnali di allarme. Stiamo sicuramente entrando in territorio di intervento sul forex, ma anche se l’intervento è pianificato, c’è motivo per il Tesoro di attendere fino alla ripresa della pubblicazione dei dati statunitensi.”

“Ricordiamo che nel luglio dello scorso anno, dopo un forte rallentamento dell’inflazione statunitense, il Tesoro è intervenuto inaspettatamente e apparentemente ha cambiato la sua strategia: è intervenuto in un sell-off indotto dal mercato USD/JPY piuttosto che in un rally. Se la nostra intuizione è corretta e il Tesoro si limita per ora a semplici interventi verbali, i mercati potrebbero continuare a testare la fascia di tolleranza al rialzo a 156-157 nelle prossime settimane.”

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