Mercoledì l’euro (EUR) si è apprezzato rispetto alla sterlina britannica (GBP), poiché i dati sull’inflazione britannica più deboli del previsto hanno pesato sulla sterlina, mentre l’inflazione stabile nella zona euro ha fornito un relativo supporto all’euro. Al momento in cui scriviamo, la coppia EUR/GBP viene scambiata intorno a 0,8785, recuperando le perdite del giorno precedente.

I dati diffusi dall’Ufficio britannico per le statistiche nazionali hanno mostrato che l’indice principale dei prezzi al consumo (CPI) è sceso dello 0,2% a novembre rispetto al mese precedente, deludendo le aspettative del mercato per un dato piatto e invertendo bruscamente rispetto all’aumento dello 0,4% di ottobre. Su base annua, l’indice dei prezzi al consumo è rallentato al 3,2% rispetto all’anno precedente, il livello più basso in otto mesi, in calo rispetto al 3,6% precedente e al di sotto delle previsioni del 3,5%.

Anche la pressione di fondo sui prezzi si è attenuata. L’indice dei prezzi al consumo core, che esclude le componenti alimentari ed energetiche volatili, è rallentato al 3,2% dal 3,4% di un anno prima.

Sul fronte dell’occupazione, i dati recenti hanno mostrato che le condizioni del mercato del lavoro hanno continuato ad allentarsi nel mese di ottobre. Il tasso di disoccupazione dell’ILO è salito al 5,1%, il livello più alto dal primo trimestre del 2021, anche se la crescita dei salari è rimasta relativamente stabile.

Nel loro insieme, il contesto di inflazione più debole e l’allentamento delle condizioni del mercato del lavoro supportano un atteggiamento più accomodante da parte della Banca d’Inghilterra (BoE). I mercati si aspettano ampiamente che la BoE effettui un taglio dei tassi di 25 punti base (pb) durante la riunione politica di giovedì, con i futures sui tassi di interesse che suggeriscono che un ulteriore allentamento di circa 69 punti base è scontato entro la fine del 2026.

Sul lato euro, i dati sull’inflazione sono rimasti sostanzialmente stabili, rafforzando l’ipotesi che le pressioni sui prezzi nell’Eurozona rimangano vicine all’obiettivo della Banca Centrale Europea (BCE). L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) è sceso dello 0,3% su base mensile a novembre, in linea con le aspettative e invariato rispetto a ottobre. Su base annua, l’IPCA è sceso al 2,1% su base annua, al di sotto sia del 2,2% previsto che del 2,2% di ottobre.

Nel frattempo, l’IPCA core, che esclude le componenti volatili, è sceso dello 0,5% su base mensile, mentre il tasso annuo core è rimasto stabile al 2,4% su base annua, in linea con le aspettative.

Il contesto di inflazione stabile sostiene l’attuale approccio attendista della BCE, con i policymaker ampiamente attesi che lasceranno invariati tutti e tre i tassi di interesse chiave alla riunione politica di giovedì.

Prezzo in sterline oggi

La tabella seguente mostra la variazione percentuale della sterlina britannica (GBP) rispetto alle principali valute elencate oggi. La sterlina britannica è stata la più forte contro lo yen giapponese.

Dollaro statunitense euro Sterlina inglese Yen giapponese CAD AUD NZD CHF
Dollaro statunitense 0,22% 0,62% 0,50% 0,22% 0,16% 0,18% 0,07%
euro -0,22% 0,41% 0,26% 0,00% -0,06% -0,03% -0,14%
Sterlina inglese -0,62% -0,41% -0,12% -0,39% -0,46% -0,43% -0,54%
Yen giapponese -0,50% -0,26% 0,12% -0,26% -0,33% -0,32% -0,42%
CAD -0,22% -0,01% 0,39% 0,26% -0,07% -0,04% -0,16%
AUD -0,16% 0,06% 0,46% 0,33% 0,07% 0,02% -0,08%
NZD -0,18% 0,03% 0,43% 0,32% 0,04% -0,02% -0,11%
CHF -0,07% 0,14% 0,54% 0,42% 0,16% 0,08% 0,11%

La mappa termica mostra le variazioni percentuali tra le valute più importanti. La valuta di base viene selezionata dalla colonna di sinistra mentre la valuta di quotazione viene selezionata dalla riga superiore. Ad esempio, se selezioni la sterlina britannica dalla colonna di sinistra e passi al dollaro statunitense lungo la linea orizzontale, la variazione percentuale mostrata nel campo sarà GBP (base)/USD (tasso).

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