Mercoledì la coppia GBP/USD è scesa sotto 1,3400, dopo che l’ultimo rapporto sull’inflazione nel Regno Unito è crollato nettamente in vista della decisione di politica monetaria della Banca d’Inghilterra (BoE). Allo stesso tempo, il biglietto verde si sta riprendendo leggermente, il che rappresenta un ostacolo per la sterlina. Al momento in cui scriviamo, la coppia si aggira intorno a 1,3350, in ribasso dello 0,48%.

La sterlina crolla poiché l’indice dei prezzi al consumo di novembre non è all’altezza delle previsioni

L’economia americana rimane debole e i funzionari della Fed non sono in grado di tenere il passo. Il governatore Christopher Waller – che sarà intervistato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la carica di massimo presidente della Fed – ha affermato che i tagli dei tassi di interesse hanno avuto un impatto positivo sul settore dell’occupazione. Ha aggiunto che “è improbabile che l’inflazione riprenda a salire”, che i tassi di interesse sono da 50 a 100 punti base sopra la neutralità, ma non c’è bisogno di tagli immediati dei tassi.

Nel frattempo, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) del Regno Unito è sceso al -0,2% a novembre dallo 0,4% su base mensile, al di sotto delle stime dello 0%. Su base annua l’indice dei prezzi al consumo è sceso dal 3,6% al 3,2%, mancando le previsioni di un calo al 3,5%.

Dopo la pubblicazione dei dati, gli operatori di mercato avevano pienamente scontato un taglio del tasso da parte della BoE il 18 dicembre, che avrebbe mantenuto il tasso chiave al 3,75% verso la fine dell’anno. Gli investitori avevano scontato tagli di 65 punti base per il 2026.

Nel rapporto economico statunitense di giovedì verranno pubblicati l’indice dei prezzi al consumo statunitense e i dati iniziali sulle richieste di disoccupazione per la settimana terminata il 13 dicembre. Si stima che circa 225.000 americani abbiano fatto domanda per i sussidi di disoccupazione.

Previsione del prezzo GBP/USD: prospettive tecniche

L’orientamento rialzista-neutrale della coppia GBP/USD rimane intatto, ma i dati sull’inflazione hanno spinto gli investitori a spingere la coppia verso i minimi intraday di 1,3311 prima di recuperare parte di tali perdite. Sebbene lo slancio sia leggermente ribassista nel breve termine, il Relative Strength Index (RSI) rimane rialzista, indicando che un ulteriore potenziale di rialzo è all’orizzonte.

Se la coppia GBP/USD chiudesse la giornata sopra 1,3400, si prevede che il prezzo si muoverà lateralmente in vista della decisione della BoE. D’altra parte, se la coppia scendesse al di sotto di quest’ultima, potrebbe scendere verso la SMA a 200 giorni a 1.3345, seguita dalla cifra di 1.3300.

Grafico giornaliero GBP/USD

Prezzo in sterline questa settimana

La tabella seguente mostra la variazione percentuale della sterlina britannica (GBP) rispetto alle principali valute elencate questa settimana. La sterlina britannica è stata la più forte contro il dollaro australiano.

Dollaro statunitense euro Sterlina inglese Yen giapponese CAD AUD NZD CHF
Dollaro statunitense -0,09% -0,02% -0,26% 0,08% 0,52% 0,28% -0,23%
euro 0,09% 0,09% -0,18% 0,16% 0,64% 0,37% -0,13%
Sterlina inglese 0,02% -0,09% -0,17% 0,09% 0,56% 0,29% -0,21%
Yen giapponese 0,26% 0,18% 0,17% 0,34% 0,80% 0,53% 0,25%
CAD -0,08% -0,16% -0,09% -0,34% 0,46% 0,20% -0,16%
AUD -0,52% -0,64% -0,56% -0,80% -0,46% -0,26% -0,76%
NZD -0,28% -0,37% -0,29% -0,53% -0,20% 0,26% -0,51%
CHF 0,23% 0,13% 0,21% -0,25% 0,16% 0,76% 0,51%

La mappa termica mostra le variazioni percentuali tra le valute più importanti. La valuta di base viene selezionata dalla colonna di sinistra mentre la valuta di quotazione viene selezionata dalla riga superiore. Ad esempio, se selezioni la sterlina britannica dalla colonna di sinistra e passi al dollaro statunitense lungo la linea orizzontale, la variazione percentuale mostrata nel campo sarà GBP (base)/USD (tasso).

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