- EUR/CHF attirerà i venditori lunedì con il cross -Trade vicino allo 0,9430, che diminuisce allo 0,10%.
- La domanda di alità di sicurezza aumenta il franco svizzero prima dell’incontro Trump-Zelenskyy più tardi alla Casa Bianca di lunedì.
- I principali leader europei, tra cui Macron, Merz e Leyen, prenderanno parte al vertice, che si concentra sulle garanzie di sicurezza dell’Ucraina.
L’euro (EUR) sta combattendo all’inizio della settimana per acquisire contro il franco svizzero (CHF). L’EUR/CHF si è ritirato da 0,9446, il suo livello più forte della scorsa settimana la scorsa settimana. Più tardi lunedì.
Al momento della lettera, la croce EUR/CHF viene scambiata vicino a 0,9430 durante la sessione americana, che diminuisce dello 0,10% al giorno. Nonostante il modesto declino, la coppia rimane in un’area familiare, per cui i rivenditori fanno a meno un posizionamento aggressivo prima di nuove informazioni geopolitiche.
Il vertice di Trump-Zelenskyy, che si svolgerà alla Casa Bianca alle 17:15, è anche visitato da importanti leader europei, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente della Commissione europea, Ursula von Der Leyen e il primo ministro britannico Keir Starmer. La riunione multilaterale dovrebbe iniziare alle 19:00. GMT, con le discussioni sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina dopo le discussioni non conclusive sui colloqui di Trump Putin in Alaska la scorsa settimana. I mercati sono ancora una potenziale escalation se le conversazioni non raggiungono una svolta diplomatica.
In passato di lunedì, i dati sulla produzione industriale della Svizzera hanno sorpreso il trimestre del secondo trimestre e hanno mostrato una contrazione dello 0,1% rispetto all’anno precedente, che era molto inferiore alla crescita dell’8,9% registrata nel secondo trimestre. Il declino è stato guidato da notevoli rifiuti di gocciolamento nell’approvvigionamento energetico e nella costruzione, mentre la produzione di prodotti è stata significativamente moderata. Nonostante la debole pressione, la francone rimane sostenuta dal rischio geopolitico come base nazionale.
Oltre al tono oppresso della produzione industriale euro della zona euro, i dati nella zona euro segnalarono ancora una volta una nuova debolezza nel settore della lavorazione nella regione. La performance mensile è diminuita dell’1,3% a giugno, più approfondita del calo previsto dell’1,0% e un calo dell’utile dell’1,1% a maggio. Sulla base di un anno, la produzione ha rallentato allo 0,2%, ben al di sotto del consenso dell’1,7% e dopo il 3,1% prima.