I guadagni del dollaro USA (USD) continuano nella sessione nordorientale di mercoledì, mostrando un’ampia forza contro tutte le valute del G10. Il NZD ha sottoperformato, scendendo dello 0,6%, spinto da un taglio maggiore del previsto del tasso di interesse della RBNZ, riferiscono i capi strateghi valutari di Scotiabank, Shaun Osborne ed Eric Theoret.
L’USD estende i guadagni di questa settimana
“Immediatamente dopo il taglio a sorpresa del tasso di 50 punti base al 2,50%, il Kiwi è inizialmente sceso di quasi l’1% (erano previsti 25 punti base). Il taglio è stato accompagnato da una politica dei tassi di interesse accomodante mentre i politici hanno espresso preoccupazione per le prospettive di crescita di Takaichi, il candidato interventista pro-fiscale e valutario. Il crollo dello yen era già così drastico che ha attirato l’attenzione del ministro delle Finanze, sottolineando che avrebbe “osservato attentamente per qualsiasi movimenti “eccessivi”, una forma di intervento verbale ampiamente intesa come una minaccia prima di un’azione possibile.”
“La maggior parte delle restanti valute del G10 stanno registrando lievi perdite, con EUR, CHF e SEK in calo di circa lo 0,3%, mentre GBP e MXN scendono marginalmente allo 0,1%. Il CAD è piatto rispetto al dollaro e sta sovraperformando le coppie di valute, supportato dagli sviluppi positivi dell’incontro Trump/Carney di martedì a Washington. Il sentiment di mercato più ampio appare sempre più debole mentre i partecipanti al mercato valutano la sostenibilità del rally del tasso di cambio guidato dall’intelligenza artificiale in un contesto di crescenti rischi politici negli Stati Uniti, in Giappone e in Francia. Il titolo del Tesoro americano a 10 anni ha un trend al ribasso, estendendo l’inversione esterna ribassista di martedì per tornare all’estremità inferiore del suo range recente”.
“Nelle materie prime, i prezzi del petrolio continuano con cautela la loro recente ripresa dai recenti minimi intorno a 60 dollari al barile, supportati dalle aspettative di un modesto aumento della produzione da parte dell’OPEC. I prezzi del rame stanno vivendo una rinnovata forza e continuano il loro rally verso nuovi massimi di ripresa mentre i prezzi dell’oro superano facilmente la barriera psicologicamente importante di 4.000 dollari l’oncia. Per quanto riguarda i comunicati, guardate i numeri del bilancio federale dal Dipartimento del Tesoro alle 14:00 ET. Il rischio della Fed è accentuato dal momento che anche gli ultimi verbali del FOMC saranno pubblicati alle 14:00. ET. I relatori di mercoledì includono Musalem, Barr, Goolsbee e Kashkari.