I futures sull’indice Dow Jones hanno registrato lievi guadagni durante la sessione mattutina europea di venerdì, ma rimangono vicini al minimo settimanale di giovedì. La mancanza di progressi sullo shutdown del governo americano e i disaccordi tra i funzionari della Federal Reserve sulla politica monetaria stanno pesando sulla propensione al rischio.
Gli indici di Wall Street dovrebbero aprire leggermente in positivo venerdì, dopo le inversioni di giovedì. L’indice Dow Jones è salito dello 0,1% portandosi su livelli poco sopra quota 46.420. I ribassi dell’S&P 500 sono aumentati di un altro 0,1% a 6.735, mentre l’indice Nasdaq ha visto lo stesso aumento a 24.972.
Il Dow Jones corregge i suoi massimi storici
L’indice Dow Jones ha esteso la sua inversione dai massimi storici oltre la soglia dei 47.000 toccati la scorsa settimana, in un contesto di crescente incertezza politica globale e di stallo in corso tra i leader democratici e repubblicani del Senato che probabilmente porterà a un prolungato shutdown del governo.
In assenza di importanti comunicati fondamentali, il principale motore del mercato negli Stati Uniti sono i commenti dei funzionari della Fed, che continuano a mostrare opinioni divergenti sul percorso da seguire. Il presidente della Fed di New York John Williams e la presidente della Fed di San Francisco Mary Daly hanno chiesto un ulteriore allentamento monetario per sostenere l’indebolimento del mercato del lavoro, mentre il governatore Michael Barr ha avvertito che tagliare i tassi di interesse troppo rapidamente potrebbe portare a un’inflazione continua.
Per quanto riguarda l’economia, l’indice sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan fornirà uno dei pochi dati questa settimana. Il consenso del mercato è che la fiducia dei consumatori peggiori ulteriormente, con l’indice sceso a 54,1 in ottobre da 55,2 di settembre.
Domande frequenti sul Dow Jones
Il Dow Jones Industrial Average, uno degli indici azionari più antichi del mondo, è composto dai 30 titoli più scambiati negli Stati Uniti. L’indice è ponderato per il prezzo e non per la capitalizzazione. Si calcola sommando i prezzi dei singoli titoli e dividendoli per un fattore, che attualmente è 0,152. L’indice è stato fondato da Charles Dow, fondatore anche del Wall Street Journal. Negli anni successivi è stato criticato per non essere sufficientemente rappresentativo, poiché riflette solo 30 conglomerati, a differenza di indici più ampi come l’S&P 500.
Molti fattori diversi determinano il Dow Jones Industrial Average (DJIA). La performance complessiva di ciascuna società, divulgata nelle relazioni trimestrali sugli utili delle società, è la più importante. Anche i dati macroeconomici statunitensi e globali contribuiscono poiché influiscono sul sentiment degli investitori. Anche il livello dei tassi di interesse fissati dalla Federal Reserve (Fed) influenza il DJIA perché influisce sul costo del denaro, sul quale molte aziende fanno molto affidamento. Pertanto, l’inflazione può essere un fattore importante, oltre ad altri parametri che influenzano le decisioni della Fed.
La Teoria di Dow è un metodo sviluppato da Charles Dow per identificare il trend primario del mercato azionario. Un passo importante è confrontare la direzione del Dow Jones Industrial Average (DJIA) e del Dow Jones Transportation Average (DJTA) e monitorare solo le tendenze in cui entrambi si muovono nella stessa direzione. Il volume è un criterio di conferma. La teoria utilizza elementi di analisi picco-valle. La teoria di Dow presuppone tre fasi di tendenza: accumulazione, quando il denaro intelligente inizia a comprare o vendere; partecipazione pubblica, quando partecipa il grande pubblico; e distribuzione quando il denaro intelligente scompare.
Esistono diversi modi per commerciare con il DJIA. Uno è quello di utilizzare gli ETF, che consentono agli investitori di negoziare il DJIA come un unico titolo invece di dover acquistare azioni di tutte le 30 società coinvolte. Un esempio lampante è l’ETF SPDR Dow Jones Industrial Average (DIA). I contratti futures DJIA consentono ai trader di speculare sul valore futuro dell’indice e le opzioni danno il diritto, ma non l’obbligo, di acquistare o vendere l’indice in futuro a un prezzo predeterminato. I fondi comuni di investimento consentono agli investitori di acquistare una parte di un portafoglio diversificato di azioni DJIA, fornendo esposizione all’indice complessivo.
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