Ieri i prezzi del petrolio sono riusciti a stabilizzarsi su livelli più alti, con il Brent che ha chiuso in rialzo dello 0,51% nel corso della giornata. Tuttavia, l’entità dell’eccesso di fronte al mercato suggerisce che il potenziale di rialzo è probabilmente limitato. “Continuiamo a ritenere che nei prossimi mesi i prezzi del petrolio tenderanno al ribasso”, osservano gli esperti di materie prime Ewa Manthey e Warren Patterson di ING.
L’annullamento del vertice Trump-Putin mina le speranze di un accordo di pace
“I commenti di Trump sui negoziati commerciali probabilmente forniranno un certo sostegno al mercato. Un ulteriore sostegno potrebbe arrivare dalla cancellazione del vertice Trump-Putin, deludendo le speranze di un accordo di pace tra Russia e Ucraina.”
“Anche i numeri delle scorte statunitensi forniti dall’American Petroleum Institute sono stati di supporto, con le scorte di petrolio greggio statunitensi in calo di 3 milioni di barili, mentre le scorte di petrolio greggio di Cushing sono diminuite di 400.000 barili. Le scorte di prodotti raffinati sono diminuite, con le scorte di benzina e distillati in calo rispettivamente di 200.000 barili e 1 milione di barili.”
“Il governo degli Stati Uniti vuole approfittare del calo dei prezzi del petrolio per ricostituire le sue riserve strategiche di petrolio (SPR). Il Dipartimento dell’Energia ha annunciato ieri l’intenzione di acquistare 1 milione di barili di petrolio greggio per la consegna a dicembre e gennaio. L’SPR statunitense è a 408 milioni di barili, in aumento rispetto al minimo del 2023 di 347 milioni di barili, ma ancora ben al di sotto dei 656 milioni di barili nel 2020.”












