Mercoledì l’euro (EUR) si sta stabilizzando rispetto al franco svizzero (CHF), recuperando dopo aver toccato brevemente il minimo di 11 mesi vicino a 0,9205 martedì. Al momento in cui scriviamo, la coppia EUR/CHF viene scambiata intorno a 0,9240 poiché l’euro sta subendo un leggero recupero tecnico dalle condizioni di ipervenduto.
Il rimbalzo arriva mentre i trader digeriscono un sondaggio Reuters che mostra che la Banca Centrale Europea (BCE) dovrebbe mantenere il suo tasso di interesse di riferimento al 2,00% almeno fino al 2027, riflettendo una prospettiva di inflazione stabile e prospettive di crescita moderate. Gli economisti intervistati si aspettano che la zona euro registrerà una crescita del PIL di circa l’1,2% e un’inflazione di circa il 2,2% nel 2025, suggerendo che i politici sono fiduciosi che gli attuali quadri di politica monetaria rimangano sufficientemente restrittivi da ancorare i prezzi.
Le prospettive forniscono un certo supporto alla valuta comune, che è stata costantemente sotto pressione a causa del forte franco svizzero e del cauto sentimento del mercato.
Il vicepresidente della Banca centrale europea (BCE), Luis de Guindos, ha dichiarato oggi che gli attuali livelli dei tassi di interesse sono “appropriati” e che i funzionari sono “soddisfatti” dello stato attuale dei costi di finanziamento. Ha sottolineato che i rischi di inflazione sono ampiamente bilanciati e che il Consiglio direttivo continuerà ad agire su base riunita. I commenti rafforzano l’impressione che la BCE rimanga in uno schema di tenuta senza piani immediati per aggiustare i tassi in una direzione o nell’altra.
Oltre confine, la Banca nazionale svizzera (BNS) mantiene un atteggiamento altrettanto cauto. Nella riunione di settembre la Banca nazionale ha mantenuto il tasso di interesse di riferimento allo 0,00% e ha ribadito che le condizioni esistenti restano adeguate per garantire la stabilità dei prezzi. In una dichiarazione rilasciata oggi, il capo della BNS Martin Schlegel ha affermato che l’inflazione dovrebbe aumentare leggermente nei prossimi trimestri, sottolineando che la banca centrale continuerà “a monitorare la situazione e ad aggiustare la politica monetaria se necessario”.
Schlegel ha aggiunto che i dazi previsti dagli Stati Uniti su alcuni prodotti farmaceutici potrebbero aumentare i rischi al ribasso per l’economia svizzera orientata alle esportazioni.
Domande frequenti della BCE
La Banca Centrale Europea (BCE) con sede a Francoforte, in Germania, è la banca di riserva dell’Eurozona. La BCE fissa i tassi di interesse e gestisce la politica monetaria per la regione. Il mandato principale della BCE è garantire la stabilità dei prezzi, il che significa mantenere l’inflazione intorno al 2%. Lo strumento principale per raggiungere questo obiettivo è aumentare o abbassare i tassi di interesse. Tassi di interesse relativamente elevati di solito portano a un euro più forte e viceversa. Il Consiglio direttivo della BCE prende le decisioni di politica monetaria in otto riunioni all’anno. Le decisioni vengono prese dai capi delle banche nazionali della zona euro e da sei membri permanenti, tra cui la presidente della BCE Christine Lagarde.
In situazioni estreme, la Banca Centrale Europea può introdurre uno strumento politico chiamato allentamento quantitativo. Il QE è il processo attraverso il quale la BCE stampa euro e li utilizza per acquistare asset – solitamente titoli di stato o obbligazioni societarie – da banche e altri istituti finanziari. Il QE di solito porta a un euro più debole. Il QE è l’ultima risorsa quando è improbabile che il semplice abbassamento dei tassi di interesse raggiunga l’obiettivo della stabilità dei prezzi. La BCE l’ha utilizzata durante la Grande Crisi Finanziaria del 2009-2011, nel 2015 quando l’inflazione è rimasta ostinatamente bassa, e durante la pandemia di Covid.
L’inasprimento quantitativo (QT) è l’opposto del QE. Viene effettuato dopo l’allentamento quantitativo, quando è in corso una ripresa economica e l’inflazione comincia a salire. Mentre la Banca Centrale Europea (BCE) acquista titoli di stato e obbligazioni societarie dalle istituzioni finanziarie nella fase di QE per fornire loro liquidità, nella fase QT la BCE smette di acquistare più obbligazioni e non investe più il capitale dovuto nelle obbligazioni che già detiene. Di solito è positivo (o rialzista) per l’euro.