Lunedì la coppia EUR/CHF ha aperto la settimana con un gap leggermente rialzista, ma non è riuscita ad estendere i guadagni e si è stabilizzata in uno schema laterale. Al momento in cui scriviamo, il cambio EUR/CHF è scambiato vicino a 0,9264, il livello più alto dal 17 ottobre, dopo essere scivolato brevemente al minimo di 11 mesi intorno a 0,9205 la scorsa settimana.
I trader potrebbero astenersi dal fare grandi scommesse direzionali in vista degli eventi chiave nella zona euro, poiché i dati sul prodotto interno lordo (PIL) e la decisione sul tasso di interesse della Banca Centrale Europea (BCE) sono entrambi previsti giovedì, seguiti dall’indice dei prezzi al consumo (CPI) venerdì.
Si prevede che la BCE mantenga il tasso di interesse di riferimento invariato al 2,00% per il terzo giorno consecutivo, poiché gli ultimi dati dell’indice dei direttori degli acquisti (PMI) e l’inflazione stabile indicano una ripresa costante nella zona euro. Secondo l’ultimo rapporto BHH, la probabilità nei mercati degli interest rate swap di un ulteriore taglio dei tassi di 25 punti base (bps) da parte della banca centrale entro i prossimi 12 mesi è di circa il 50%, con un tasso di riferimento previsto intorno all’1,75%.
Nel frattempo, questa settimana non sono previsti importanti comunicati economici dalla Svizzera, ad eccezione del sondaggio ZEW – Aspettative (ottobre), che uscirà mercoledì e potrebbe fornire informazioni sul sentiment degli investitori nei confronti dell’economia svizzera.
Da un punto di vista tecnico, il grafico giornaliero mostra un pattern break-and-retest vicino alla zona 0,9270-0,9280, che rappresenta il limite inferiore di un intervallo plurimese che si è trasformato in resistenza immediata.
A meno che i rialzisti non riescano a rompere questa barriera in modo sostenibile, l’orientamento ribassista rimarrà, lasciando la coppia esposta a ulteriori perdite verso 0,9210 e oltre. Tuttavia, una chiusura giornaliera superiore a 0,9280 significherebbe un ritorno alla precedente area di consolidamento e potrebbe aprire la strada verso 0,9350-0,9400.
Le Bande di Bollinger stanno mostrando una volatilità ribassista dopo il calo della scorsa settimana, con i prezzi che si aggirano vicino alla linea mediana. Il Relative Strength Index (RSI) è intorno a 41, mostrando una leggera ripresa dal territorio ipervenduto, ma ancora al di sotto della linea neutrale di 50, mantenendo il sentiment ribassista a breve termine.
La media mobile convergenza divergenza (MACD) rimane in territorio negativo, sebbene l’istogramma restrittivo indichi un indebolimento dello slancio ribassista e il potenziale per una stabilizzazione a breve termine.
Indicatore economico
Tasso di interesse per le principali operazioni di rifinanziamento della BCE
Uno dei tre tassi di interesse chiave Banca Centrale Europea (BCE), il tasso di rifinanziamento principale è il tasso di interesse che la BCE addebita alle banche per i prestiti di una settimana. Lo annuncerà la Banca Centrale Europea nel corso degli otto incontri annuali previsti. Se la BCE prevede un aumento dell’inflazione, alzerà i tassi di interesse per riportarli al target del 2%. Ciò tende ad essere positivo per l’Euro (EUR) poiché attrae maggiori afflussi di capitali esteri. Se la BCE dovesse riscontrare un calo dell’inflazione, potrebbe anche tagliare il tasso di interesse sulle principali operazioni di rifinanziamento per incoraggiare le banche a prendere e prestare di più nella speranza di rilanciare la crescita economica. Ciò tende a indebolire l’euro poiché riduce la sua attrattiva come luogo in cui gli investitori possono parcheggiare capitali.
Per saperne di più.
Prossima uscita:
Numeri 30 ottobre 2025 13:15
Frequenza:
Irregolare
Consenso:
2,15%
Precedente:
2,15%
Fonte:
Banca Centrale Europea















