L’argento (XAG/USD) è sceso martedì a circa 45,90 dollari l’oncia nel momento in cui scriviamo, con una perdita giornaliera dell’1,80%, dopo aver toccato il minimo di un mese di 45,56 dollari all’inizio della giornata. Secondo TD Securities, il mercato dell’argento sta entrando in una fase di normalizzazione a seguito di un’ondata record di afflussi di metalli liberi nei depositi di Londra, riducendo la necessità di prezzi elevati per attirare ulteriore offerta.
Il calo è dovuto anche all’indebolimento della domanda indiana a seguito dell’intervento della Reserve Bank of India (RBI) che ha contribuito a frenare le importazioni. Daniel Ghali, senior commodity strategist di TDS, sottolinea che la combinazione tra la liquidazione delle posizioni speculative e l’indebolimento della domanda fisica potrebbe far scendere i prezzi. “L’argento potrebbe ora tornare a 40 dollari l’oncia esattamente nella stessa situazione globale, probabilmente innescata dalla liquidazione delle posizioni a seguito di un picco di entusiasmo speculativo”, ha osservato Ghali.
Questo consolidamento rientra in una più ampia correzione dei metalli preziosi, rafforzata dal miglioramento del sentiment commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina, riducendo così la domanda di beni rifugio. Tuttavia, l’aspettativa di ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense (Fed) potrebbe limitare l’entità della correzione nel medio termine.
Analisi tecnica dell’argento: XAG/USD rimane intrappolato in un canale ribassista
Grafico argento a 4 ore. Fonte: FXStreet.
L’argento rimane sotto pressione e continua la correzione all’interno di un canale discendente visibile sul grafico a 4 ore che è in atto dal massimo di 54,68 dollari. Lo slancio ribassista ha spinto il metallo al di sotto delle medie mobili semplici (SMA) a 100 e 200 periodi nello stesso periodo, rafforzando l’orientamento negativo a breve termine.
D’altro canto, oltre i livelli psicologici di 45,00 e 44,00 dollari, l’argento potrebbe trovare supporto vicino al limite inferiore del canale discendente, attualmente intorno ai 43,80 dollari. Tuttavia, il Relative Strength Index (RSI) è ora entrato in territorio ipervenduto al di sotto del livello 30, suggerendo cautela in quanto potrebbe esserci una possibile ripresa tecnica.
Qualsiasi tentativo di recupero si troverebbe probabilmente ad affrontare una resistenza intorno ai 47,34 dollari, dove convergono la SMA a 200 periodi e il bordo superiore del canale. Una rottura al di sopra di quest’area potrebbe rafforzare le prospettive rialziste e aprire le porte a un movimento verso i 48,00 dollari e forse la SMA a 100 periodi, ora a 50,10 dollari.














