Mercoledì l’EUR/USD scende, dando il via a un rally durato cinque giorni. Al momento in cui scriviamo, il prezzo è a 1.1640 con tentativi al ribasso limitati sopra l’area 1.1615. Un dollaro USA leggermente più solido in vista della decisione politica della Federal Reserve più tardi oggi sta pesando sulla coppia. Tuttavia, la politica di propensione al rischio positiva mantiene il rally del biglietto verde entro i range precedenti.

Gli investitori stanno riducendo le posizioni corte sul dollaro USA in vista dell’esito della riunione della Fed, prevista per le 18:00 GMT. Si prevede che la banca centrale taglierà il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, ma gli operatori seguiranno da vicino la conferenza stampa del presidente della Fed Jerome Powell per cogliere segnali che confermino le aspettative del mercato di un ulteriore allentamento monetario a dicembre.

Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump continua a viaggiare in Asia in buoni rapporti. Martedì ha firmato un accordo commerciale sulle terre rare con il Giappone prima del suo arrivo in Corea del Sud, dove dovrebbe incontrare il presidente cinese Xi Jinping per definire un quadro che consentirebbe l’espansione della pace commerciale tra le due principali economie del mondo.

Nella zona euro, il prodotto interno lordo (PIL) della Spagna ha registrato un inaspettato rallentamento nel terzo trimestre, registrando una crescita trimestrale dello 0,6% dallo 0,7% precedente, sfidando le aspettative del mercato pari allo 0,7%. Su base annua l’economia ha continuato a crescere costantemente ad un tasso del 2,8%.

Inoltre, i consumi al dettaglio spagnoli si sono indeboliti dal 4,5% di agosto alla crescita del 4,2% di settembre. È probabile che queste cifre esercitino una certa pressione negativa sull’euro (EUR).

Prezzo in euro oggi

La tabella seguente mostra la variazione percentuale dell’Euro (EUR) rispetto alle principali valute elencate oggi. L’euro è stato il più forte contro la sterlina britannica.

Dollaro statunitense euro Sterlina inglese Yen giapponese CAD AUD NZD CHF
Dollaro statunitense 0,09% 0,39% 0,06% -0,03% -0,22% -0,01% 0,34%
euro -0,09% 0,31% -0,02% -0,08% -0,30% -0,09% 0,26%
Sterlina inglese -0,39% -0,31% -0,32% -0,42% -0,61% -0,43% -0,06%
Yen giapponese -0,06% 0,02% 0,32% -0,10% -0,29% -0,07% 0,27%
CAD 0,03% 0,08% 0,42% 0,10% -0,21% 0,02% 0,37%
AUD 0,22% 0,30% 0,61% 0,29% 0,21% 0,21% 0,56%
NZD 0,01% 0,09% 0,43% 0,07% -0,02% -0,21% 0,35%
CHF -0,34% -0,26% 0,06% -0,27% -0,37% -0,56% -0,35%

La mappa termica mostra le variazioni percentuali tra le valute più importanti. La valuta di base viene selezionata dalla colonna di sinistra mentre la valuta di quotazione viene selezionata dalla riga superiore. Ad esempio, se selezioni l’Euro dalla colonna di sinistra e passi al Dollaro USA lungo la linea orizzontale, la variazione percentuale mostrata nel campo sarà EUR (Base)/USD (Tasso).

Riepilogo giornaliero dei Market Movers: il dollaro USA si apprezza in vista della Fed

  • Gli investitori sono cauti nel scommettere contro il dollaro USA prima della decisione politica della Federal Reserve e mercoledì chiuderanno le posizioni short sul dollaro USA. L’indice del dollaro USA, che misura il valore del biglietto verde rispetto alle valute più comunemente scambiate, è aumentato dello 0,15% intraday dopo aver recuperato per cinque giorni.
  • I mercati si aspettano che la Federal Reserve tagli il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, portandolo tra il 3,75% e il 4,0%. I mercati dei futures stimano una probabilità del 91% che la banca centrale tagli nuovamente i tassi a dicembre, quindi i commenti di Powell verranno analizzati con interesse per confermare queste opinioni.
  • I trader stanno anche aspettando che la Fed segnali la fine del programma di riduzione del bilancio della banca, noto come inasprimento quantitativo, per allentare la pressione sulle banche commerciali in un contesto di segnali di peggioramento delle condizioni del credito.
  • Giovedì, la Banca Centrale Europea (BCE) molto probabilmente manterrà invariata la sua politica monetaria e manterrà stabile il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale al 2%. L’interesse principale dell’evento sarà quello di valutare se la banca ha raggiunto il tasso di interesse finale o se c’è ancora spazio per un ulteriore allentamento della politica monetaria.

Analisi tecnica: EUR/USAIl rally D fallisce nell’area di resistenza di 1.1670

Mercoledì il debole rally dell’EUR/USD negli ultimi cinque giorni di negoziazione ha perso slancio poiché gli investitori sono diventati più cauti in vista della riunione della Fed. La coppia è nella terra di nessuno dopo aver fallito a 1.1670. Il Relative Strength Index (RSI) a 4 ore ritorna al livello 50,0 e il Moving Average Convergence Divergence (MACD) attraversa la linea del segnale, sebbene lo slancio negativo rimanga finora debole.

È probabile che gli orsi testino un’area di supporto significativa vicino a 1,1615, dove il minimo del 27 ottobre incontra la linea di tendenza dei minimi di metà ottobre. Una conferma di seguito darebbe ai venditori una nuova speranza di testare nuovamente il minimo del 22 ottobre a 1,1576 prima dei minimi del 9 e 14 ottobre nell’area 1,1545.

Sul lato positivo, la resistenza immediata si trova al massimo di martedì a 1,1670, aprendo la strada al massimo del 17 ottobre a 1,1730. La coppia deve superare questo livello per confermare il trend rialzista e puntare al massimo del 1 ottobre a circa 1,1780.

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