Giovedì l’AUD/USD si sta indebolendo intorno a 0,6550 mentre scriviamo, in ribasso dello 0,40% sulla giornata. Sulla coppia pesa il rimbalzo del dollaro statunitense (USD) a seguito dell’incontro positivo tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping giovedì a margine del vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC) in Corea del Sud.
I due leader hanno concordato una pace commerciale della durata di un anno che include un taglio delle tariffe statunitensi sulle importazioni cinesi dal 57% al 47%, nonché l’impegno della Cina a riprendere gli acquisti di soia statunitense e consentire la libera esportazione di terre rare verso gli Stati Uniti. Questa svolta diplomatica ha attenuato i timori di tensioni commerciali in corso e rafforzato la fiducia nel biglietto verde.
Allo stesso tempo, la Federal Reserve (Fed) ha tagliato il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, portandolo in un intervallo compreso tra il 3,75% e il 4,00%, e ha annunciato che la stretta quantitativa (QT) terminerà il 1° dicembre. Tuttavia, i commenti del presidente della Fed Jerome Powell sono stati interpretati come più aggressivi del previsto. Powell ha sottolineato che un altro taglio dei tassi a dicembre è “tutt’altro che scontato”, citando le tensioni in corso tra la lotta all’inflazione e il rilancio dell’occupazione. Questi commenti hanno spinto al rialzo i rendimenti dei titoli del Tesoro USA e sostenuto il dollaro USA.
A livello nazionale, le aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della Reserve Bank of Australia (RBA) si sono allentate, fornendo un certo sostegno al dollaro australiano (AUD). I dati dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) pubblicati mercoledì hanno mostrato che i prezzi sono aumentati dell’1,3% nel terzo trimestre rispetto al trimestre precedente, sopra le previsioni dell’1,1%, riducendo le speculazioni su un ulteriore taglio dei tassi. I mercati ora si aspettano che la RBA mantenga la politica invariata per il resto dell’anno poiché valuta la persistenza delle pressioni inflazionistiche.
Guardando al futuro, gli investitori si concentreranno sui dati dell’indice dei prezzi alla produzione (PPI) australiano del terzo trimestre, previsti venerdì, nonché sugli indici dei responsabili degli acquisti (PMI) manifatturieri e non manifatturieri (PMI) del National Bureau of Statistics cinese per ottobre. Dato il forte impegno commerciale dell’Australia con la Cina, questi rilasci potrebbero influenzare la performance del dollaro australiano.
Prezzo in dollari australiani oggi
La tabella seguente mostra la variazione percentuale del dollaro australiano (AUD) rispetto alle principali valute elencate oggi. Il dollaro australiano è stato il più forte contro lo yen giapponese.
| Dollaro statunitense | euro | Sterlina inglese | Yen giapponese | CAD | AUD | NZD | CHF | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dollaro statunitense | 0,22% | 0,24% | 0,97% | 0,28% | 0,28% | 0,38% | 0,21% | |
| euro | -0,22% | 0,02% | 0,75% | 0,06% | 0,05% | 0,16% | -0,00% | |
| Sterlina inglese | -0,24% | -0,02% | 0,73% | 0,03% | 0,03% | 0,13% | -0,02% | |
| Yen giapponese | -0,97% | -0,75% | -0,73% | -0,69% | -0,69% | -0,62% | -0,78% | |
| CAD | -0,28% | -0,06% | -0,03% | 0,69% | 0,01% | 0,09% | -0,07% | |
| AUD | -0,28% | -0,05% | -0,03% | 0,69% | -0,01% | 0,10% | -0,09% | |
| NZD | -0,38% | -0,16% | -0,13% | 0,62% | -0,09% | -0,10% | -0,14% | |
| CHF | -0,21% | 0,00% | 0,02% | 0,78% | 0,07% | 0,09% | 0,14% |
La mappa termica mostra le variazioni percentuali tra le valute più importanti. La valuta di base viene selezionata dalla colonna di sinistra mentre la valuta di quotazione viene selezionata dalla riga superiore. Ad esempio, se selezioni il dollaro australiano dalla colonna di sinistra e passi al dollaro statunitense lungo la linea orizzontale, la variazione percentuale mostrata nel campo sarà AUD (Base)/USD (Tasso).















