L’euro (EUR) è debole, in calo di un modesto 0,2% rispetto al dollaro statunitense (USD) e a metà classifica rispetto a tutte le valute del G10. Tocca nuovi minimi locali intorno a 1,15 in un contesto di rinnovata forza dell’USD. Secondo i principali strateghi valutari di Scotiabank, Shaun Osborne ed Eric Theoret, i dati fondamentali sono stati limitati e i commenti della BCE sono rimasti neutrali.
Diffonde un driver dominante
“La correlazione dell’EUR con gli spread si è ripresa, suggerendo un contesto di mercato guidato dai fondamentali con un focus sulle prospettive per la politica relativa della banca centrale. Il taglio aggressivo dei tassi da parte della Fed la scorsa settimana ha parzialmente eroso il supporto per l’EUR, ma lo spread di rendimento tra le obbligazioni statunitensi e tedesche a 2 anni rimane all’interno del suo range recente.”
“Il momentum è ribassista, l’RSI si sta lentamente dirigendo verso la soglia ipervenduta a 30. L’EUR sta toccando nuovi minimi locali intorno a 1,15 e il suo range piatto di giugno offre poco oltre la soglia appena sotto 1,14. Ci aspettiamo un range a breve termine tra 1,1450 e 1,1550.”















