Ricostruzione post-terremoto

Nono anniversario del sisma di Amatrice, vigilanza continua sui cantieri

Roma, 23 agosto 2025 – A nove anni dal terremoto che il 24 agosto 2016 colpì duramente il Centro Italia, causando 299 vittime di cui 237 ad Amatrice, resta una ferita ancora aperta. La ricostruzione procede, con risultati concreti, ma anche con la consapevolezza che la vigilanza contro le infiltrazioni criminali resta una priorità assoluta.


I controlli dell’ANAC sui lavori di ricostruzione

Il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), Giuseppe Busia, ha ricordato il lavoro svolto in questi anni:

  • 1.147 procedure di appalto monitorate, per un valore complessivo di quasi 2 miliardi di euro, pari al 42,2% dei fondi stanziati dal Commissario straordinario alla ricostruzione.

  • 4.054 pareri emessi, con una media di 2,2 al giorno lavorativo.

  • Dal 2021 a giugno 2025, il 61% delle procedure (706) è stato sottoposto a verifica, con 2.844 pareri rilasciati (il 70% del totale).

Tra gli interventi più rilevanti sotto osservazione figurano:

  • la messa in sicurezza della Prefettura di Teramo (7,5 milioni),

  • la ricostruzione nel centro storico di Accumoli (15 milioni),

  • la nuova struttura sanitaria di emergenza all’ospedale “Profili” di Fabriano (17 milioni),

  • il consolidamento antisismico della caserma dei Carabinieri di Norcia (5,8 milioni).


I numeri della ricostruzione

Il Commissario straordinario Guido Castelli ha tracciato un bilancio dei risultati ottenuti:

  • 12.000 cantieri privati completati,

  • 8.500 in corso,

  • circa 10 miliardi di contributi destinati alle famiglie terremotate.

Negli ultimi tre anni, 4.000 famiglie sono tornate nelle proprie case, mentre 10.000 nuclei familiari risultano ancora sfollati, di cui 6.000 nelle Marche. Parallelamente, sono stati avviati progetti per oltre 1,5 miliardi di euro in opere pubbliche e liquidati circa 1,5 miliardi alle imprese impegnate nei cantieri.


Cerimonie e memoria

Nella notte tra il 23 e il 24 agosto, si terranno veglie, cerimonie e momenti di raccoglimento ad Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, i comuni più colpiti dal sisma. Castelli ha sottolineato come “nei territori più devastati si sia recuperato terreno negli ultimi due anni e mezzo, grazie a un lavoro di squadra tra istituzioni, tecnici e comunità locali”.