Da dove viene così tanta polvere? Si ritiene che questo sia il risultato dell’erosione causata dal vento. Poiché l’atmosfera marziana è così sottile, le particelle di polvere possono essere difficili da spostare, ma le particelle più grandi possono volare più facilmente se il vento è sufficientemente turbolento, trasportando con sé particelle di polvere più piccole. Perseverance e i precedenti rover su Marte hanno osservato per lo più vortici di vento associati a mulinelli di polvere o convezione, durante i quali l’aria calda sale verso l’alto.

I dati CaSSIS e HRSC mostrano che la maggior parte dei diavoli di polvere si trovano nell’emisfero settentrionale di Marte, principalmente in Amazonis ed Elysium Planitia, l’hotspot di Amazonis Planitia. Possono essere sradicati dal vento sia su terreni accidentati che lisci, ma si diffondono più lontano nell’emisfero meridionale, alcuni viaggiando quasi a metà strada attraverso il pianeta. L’incidenza stagionale dei diavoli di polvere è massima nell’estate meridionale, mentre sono quasi inesistenti nel tardo autunno del nord.

I diavoli di polvere marziana raggiungono il picco tra metà mattina e metà pomeriggio, anche se possono verificarsi dal primo mattino al tardo pomeriggio. Migrano anche verso il Polo Nord marziano nell’estate settentrionale e verso il Polo Sud nell’estate meridionale. I diavoli della sabbia del sud si muovono più velocemente di quelli dell’emisfero settentrionale. La velocità impostata dal vento può arrivare fino a 44 metri al secondo (circa 98 miglia orarie), che è molto più veloce del movimento dei diavoli di polvere sulla Terra.

tempo tempestoso

È stato anche scoperto che i diavoli della polvere si muovono estremamente velocemente sul Pianeta Rosso. Queste forti tempeste sono associate a venti che viaggiano con loro ma non formano vortici, noti come venti non vortici. Ci vogliono alcuni secondi perché questi venti accelerino a velocità sufficientemente elevate da sollevare la polvere dal suolo e trasferirla nell’atmosfera. Non sono solo i diavoli della polvere a fare questo: il team ha scoperto che anche i venti non vortici raccolgono da soli grandi quantità di polvere, più di quanto si pensasse in precedenza, e creano un pennacchio di polvere nell’atmosfera.

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