In ogni sistema sanitario del mondo, gli ospedali fanno molto di più che salvare vite umane: formano coloro che un giorno saranno responsabili di farlo. La responsabilità di un’istituzione medica non si esaurisce con l’atto clinico; In molti casi inizia in un’aula scolastica, nel corridoio di un ospedale o nelle conversazioni tra generazioni di medici. L’educazione dei professionisti è forse l’eredità più silenziosa e mistica di un ospedale.

Da decenni, in America Latina, affrontiamo una sfida comune: come garantire che la conoscenza non sia confinata in pochi luoghi ma raggiunga coloro che ne hanno più bisogno. In questa missione, istituzioni come Hospital International de Colombia (HIC) hanno assunto un ruolo che va oltre la cura. Non ci limitiamo a curare i pazienti; Formiamo oggi i talenti umani che domani porteranno speranza alle loro comunità. È un impegno morale – non solo tecnico – preparare medici capaci di esercitare la professione con scienza, ma anche con umanesimo e responsabilità sociale.

Oggi siamo un ospedale universitario accreditato e ogni anno accogliamo circa 1.000 studenti in medicina, infermieristica e altre scienze della salute. Provengono da varie regioni della Colombia e da paesi tra cui Brasile, Cile, Costa Rica, Messico e Perù. Cercano una forma di apprendimento che vada oltre la tecnologia. Imparano ad ascoltare, a prendere decisioni sotto pressione e a comprendere la dignità del paziente.

Questa professione accademica è stata riconosciuta dal governo colombiano con la più alta certificazione assegnata agli istituti di insegnamento, garantendo il rispetto dei più alti standard di cura, ricerca e insegnamento. Quel riconoscimento non spetta agli ospedali, ma a coloro che fanno dell’insegnamento un ulteriore servizio alla comunità: pazienti che condividono le loro storie e medici che accompagnano ogni cambiamento con giustizia e umanità.

Per sostenere questo modello, facciamo affidamento su ambienti progettati per curare ed educare allo stesso tempo. Più di 60 specialità mediche, 20 sale operatorie altamente sofisticate e la più grande unità di terapia intensiva del Paese convivono con centri di simulazione, laboratori di ricerca e piattaforme cliniche basate sull’intelligenza artificiale. Qui la tecnologia non viene dimostrata per spettacolo, ma utilizzata per rigore accademico e sicurezza del paziente.

Se la medicina funziona, l’educazione cambia.

Questo impegno ha ricevuto il riconoscimento internazionale. Essere tra i migliori ospedali dell’America Latina o avere una valutazione globale a cinque stelleNewsweekE Statista non è un obiettivo in sé; È il risultato della comprensione che la qualità dovrebbe essere insegnata, non solo consegnata. Il nostro risultato più grande sono i medici che, dopo la formazione qui, tornano nelle loro regioni e colmano il vuoto dove prima non c’erano specialisti.

Perché la medicina cambia l’educazione. E in America Latina, dove le sfide sanitarie sono profonde, gli ospedali che insegnano hanno anche la responsabilità di cambiare la realtà.

Dagli ospedali ai centri accademici per un continente in cerca di esperti

Questa trasformazione non è un concetto astratto: in HIC si è trasformata in strutture, programmi e professioni. Il nostro ospedale ha costruito uno degli ecosistemi clinici e didattici più completi della regione. Dalla cardiologia interventistica alla neurochirurgia, oncologia, chirurgia ortopedica, urologia, pediatria e terapia intensiva, il nostro ambiente di formazione copre l’intero ciclo della malattia e l’intero ciclo della formazione.

Gli studenti che varcano le nostre porte ringraziano 16 contratti di servizio docente, che permettono ai futuri medici di affrontare decisioni reali, non solo dai libri, ma davanti a pazienti reali in team reali.

In America Latina e nei Caraibi, i sistemi sanitari affrontano una crisi silenziosa del capitale umano. Un recente rapporto dell’Organizzazione Panamericana della Sanità (OPS) ha avvertito che 14 dei 39 paesi della regione non hanno abbastanza medici e infermieri per soddisfare i bisogni di assistenza di base e che, senza un’azione urgente, il deficit potrebbe essere compreso tra 600.000 e 2 milioni di operatori sanitari entro il 2030. I centri all’estero creano squilibri sia in termini di qualità che di equità.

Per gentile concessione del Columbia International Hospital

In HIC la formazione è sempre stata parte della nostra identità. Nel corso degli anni, i medici hanno imparato qui nei reparti, nelle sale operatorie e nelle unità di terapia intensiva, guidati dal nostro team. Quest’anno abbiamo fatto un passo decisivo: abbiamo aperto i nostri primi programmi di internato in aree strategiche come chirurgia, ginecologia, pediatria, ortopedia e anestesiologia. Questo è l’inizio di un progetto accademico più ampio. La nostra visione è chiara: sviluppare tra 45 e 50 programmi di formazione medica specializzata, trasformando l’HIC in un campus clinico dove l’America Latina possa formare i suoi futuri specialisti senza attraversare l’oceano.

Si tratta semplicemente di crescere, ma non di reagire. Nel campo del supporto vitale avanzato, ad esempio, l’HIC è da tempo un centro di riferimento latinoamericano per l’ECMO (Extracorporeal Membrane Oxygenation), una terapia riservata ai casi più critici. Quell’esperienza clinica, lungi dall’essere solo nel contesto assistenziale, è diventata una piattaforma educativa. Attraverso la Fundación Universitaria FCV, il nucleo educativo del nostro istituto, gestiamo uno dei pochi programmi ECMO avanzati nella regione, dove intensivisti, cardiologi e anestesisti si formano in situazioni di vita reale all’interno del nostro istituto cardiovascolare.

Ciò che offriamo non è solo un programma accademico, ma l’integrazione di un modello clinico e didattico riconosciuto a livello internazionale. Il nostro Centro di Eccellenza ECMO, accreditato a livello Platinum dall’Extracorporeal Life Support Organization (ELSO), ha consentito la formazione di équipe provenienti da ospedali nazionali ed esteri. Questa integrazione di competenze assistenziali, riconoscimento globale e capacità di insegnamento ci ha reso un riferimento regionale in questa importante terapia di supporto.

Lo stesso vale per gli interventi più complessi sull’apparato digerente. Abbiamo lanciato la formazione avanzata in chirurgia epatopancreatobiliare (HPB), un programma di due anni con pratica pratica presso l’HIC. Questa sottospecialità, che per anni ha costretto i chirurghi a formarsi all’estero, ora può essere praticata in Colombia secondo gli standard internazionali.

Nel 2026, il primo HPB completamente formato nel nostro Paese si diplomerà in questo programma, accreditato dalla International Hepato-Pancreato-Biliary Association (IHPBA). Non si tratta solo di una conquista accademica: è qui, infatti, la capacità di trattare patologie complesse del fegato, del pancreas e della cistifellea, rafforzando l’assistenza specialistica in America Latina senza fare affidamento su centri di formazione in altri continenti.

I progressi della medicina all’interno di un ospedale ad alta complessità non possono limitarsi a ciò che accade al suo interno. Ecco perché, attraverso la nostra adesione alla Mayo Clinic Care Network, il nostro team e i residenti hanno accesso a piattaforme internazionali, dove casi altamente complessi vengono discussi con esperti di fama mondiale.

Questo accesso non è un privilegio tecnico, ma un principio accademico che consente di imparare dai migliori per prendersi cura meglio. Ciò che una volta era riservato ai centri negli Stati Uniti o in Europa, ora fa parte della routine di apprendimento quotidiana di Bucaramanga. Portare quella conoscenza al Sud non è una conquista istituzionale, ma un impegno nei confronti di una regione che ha bisogno di esperti capaci di prendere le giuste decisioni nei momenti più difficili.

“Formazione per la cura della vita”

La formazione nel settore sanitario non inizia né termina con una residenza o una specializzazione. Noi di HIC abbiamo scelto di estendere questo impegno a una fase precedente attraverso un progetto chiamato “Training for the Care of Life” rivolto agli studenti delle scuole superiori. Attraverso questo programma, gli studenti del 10° e 11° anno delle scuole della regione ottengono accesso gratuito all’istruzione tecnica in settori quali il supporto infermieristico e il supporto amministrativo, integrandosi in contesti assistenziali reali in tenera età. Non stiamo solo cercando futuri medici. Vogliamo risvegliare il sapere precoce in coloro che, ancor prima di scegliere una carriera, imparano che prendersi cura è servizio.

Sotto questa guida decine di giovani hanno trovato un nuovo percorso accademico e professionale. Oltre a migliorare le opportunità di lavoro, questo processo instilla un senso più profondo di responsabilità sociale e impegno per la vita, soprattutto nelle comunità in cui l’accesso all’istruzione superiore è limitato. Questa iniziativa, unica nella regione, ha consentito la creazione di una pipeline di nuova generazione per il talento umano nel settore sanitario, garantendo che l’eccellenza medica dipenda non solo da specialisti di alto livello, ma anche da una solida base di operatori sanitari e personale di supporto in grado di sostenere il sistema dalle sue fondamenta.

La missione di un ospedale universitario: moltiplicare, non contenere, la conoscenza

Un ospedale deve condividere ciò che insegna, sfidare e aggiornare la conoscenza che crea. Questo è il motivo per cui, in HIC, abbiamo trasformato i nostri auditorium, sale conferenze e centri di simulazione in luoghi di scambio accademico continuo.

Durante tutto l’anno organizziamo congressi, simposi e incontri scientifici che riuniscono esperti nazionali e internazionali in settori quali cardiologia, chirurgia, oncologia, neuroscienze, terapia intensiva e gestione ospedaliera. Questi sono luoghi in cui i nostri medici, residenti e studenti interagiscono con i leader mondiali, discutono casi reali e accedono a nuove prove scientifiche senza paesi.

In una regione in cui molti professionisti non possono recarsi nei principali centri accademici del mondo, portare conoscenza nella regione è importante quanto produrla. Anche questa è una forma di equità: creare scienza senza frontiere, a partire da un ospedale che è latinoamericano tanto quanto la sua città.

La formazione in ambito sanitario è forse una delle responsabilità più delicate di un’organizzazione. Non si tratta solo di trasmettere conoscenze, ma anche di suscitare giudizi per prendere decisioni sulla vita umana. In HIC comprendiamo che la nostra responsabilità non si esaurisce con la cura dei pazienti; Inizia a preparare coloro che un giorno assumeranno nelle loro mani la stessa responsabilità.

Ecco perché insegniamo a tutti i livelli: dallo studente che scopre la propria professione in un’aula scolastica all’esperto che affronta un caso molto complesso. Se la medicina può salvare una vita, l’istruzione può salvarne molte di più.

L’America Latina non ha bisogno solo di farmaci di frontiera. Ci vogliono istituzioni che accrescano la conoscenza, che aprano strade e restituiscano speranza laddove manca un esperto, un medico di villaggio, un primo soccorritore. Questo è il nostro impegno e rimarrà. Prendersi cura non è un compito isolato: è una responsabilità condivisa con la prossima generazione.

Il dottor Victor Raul Castillo è un membro di Mantilla Circolo CEO di NewsweekI clienti sono una comunità esecutiva solo su invito.

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