Venerdì le autorità italiane hanno sequestrato beni per 1,5 miliardi di dollari a Lagfin, la società che controlla il gruppo di liquori Campari, per presunta evasione fiscale.
In un comunicato stampa di venerdì Lagfin ha spiegato che il “sequestro cautelativo” è “collegato a un contenzioso fiscale iniziato quasi due anni fa e che non ha mai coinvolto in alcun modo il Gruppo Campari”. La società non ha fornito ulteriori commenti Newsweek.
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Perché è importante?
Grandi segnali di sequestro pubblico La polizia italiana sta prendendo sul serio l’indagine Lagfin. Lagfin possiede più del 50% delle azioni Campari L’80% dei diritti di voto di Campari, secondo il suo sito web, ne fanno l’azionista di controllo. La società ha affermato che il congelamento dei beni “non è assolutamente in grado di influenzare la posizione di Lagfin come azionista di controllo di Campari”.
I marchi del Gruppo Campari sono conosciuti in tutto il mondo, incluso l’aperitivo rosso, oltre al nome Il popolare aperitivo all’arancia è Aperol, così come il whisky Wild Turkey, la tequila Espolon, il cognac Courvoisier e il liquore Grand Marnier.
Campari ha sede in Italia e Lagfin in Lussemburgo. La holding condivide legami familiari con il presidente di Campari, ha riferito l’Associated Press.
Cosa sapere
Venerdì, la polizia italiana ha effettuato il sequestro dopo che un giudice ha approvato l’ordinanza. L’ordine, ottenuto da Reuters, ha detto il presidente di Campari Luca Garavoglia è oggetto di indagine. Anche Giovanni Berto, capo della filiale italiana di Campari, è indagato dalla Guardia di Finanza di Milano, secondo quanto riferito dai media locali Milano Finanza.
Un audit è stato sequestrato circa un anno dopo. La holding è sotto inchiesta per circa 1,4 miliardi di dollari di presunte tasse non pagate su circa 5,7 miliardi di dollari di plusvalenze legate alla fusione di Lagfin con Campari lo scorso anno. I pubblici ministeri affermano che i profitti non sono stati dichiarati per l’exit tax italiana, una violazione della legge italiana.
Lagfin ha affermato nel suo comunicato stampa di venerdì che la società “ritiene di aver sempre agito nella maniera più prudente rispetto a qualsiasi legge e regolamento applicabile, comprese le leggi fiscali italiane, e pertanto si difenderà vigorosamente e vigorosamente in tutte le sedi appropriate”.
All’inizio di questa settimana, Campari ha annunciato che le vendite per il terzo trimestre erano aumentate del 4,4%. Il gruppo è uno dei maggiori produttori mondiali di alcolici.
Cosa succede dopo?
La denunciata evasione fiscale di Lagfin è sotto inchiesta.















