venerdì 17 ottobre 2025 – 16:44 WIB
VIVA – Il Governo in esilio del Turkestan orientale (ETGE) commemora il 76° anniversario dell’invasione della Repubblica sovrana del Turkestan orientale da parte della Cina. Nella sua dichiarazione, l’ETGE ha designato il 12 ottobre come Giornata nazionale di lutto per la popolazione del Turkestan orientale.
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Lo Xinjiang è un paese colonizzato dalla Cina e successivamente ribattezzato Xinjiang, che significa “nuova regione” o “colonia”, un luogo abitato dalla tribù uigura a maggioranza musulmana.
Secondo l’ETGE, in questo giorno del 1949, undici giorni dopo la fondazione della Repubblica popolare cinese, le forze comuniste cinesi lanciarono un attacco militare contro la Repubblica indipendente del Turkestan orientale.
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Il picco si verificò il 22 dicembre 1949, quando le truppe cinesi rovesciarono la Repubblica del Turkestan orientale; ciò segnò l’inizio di quella che ETGE descrive come “una campagna brutale e prolungata di colonialismo, genocidio e occupazione” che continua ancora oggi.
Soldato VIVA: milizia uigura dello Xinjiang, Cina
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Nel suo comunicato stampa, l’ETGE ha condannato le azioni della Cina definendole “un crimine di aggressione, genocidio e colonialismo” e ha sottolineato che l’occupazione e l’oppressione sono la ragione principale della crisi umanitaria in corso nella regione.
“Negli ultimi 76 anni, milioni di nostri cittadini sono stati uccisi, mentre innumerevoli altri sono stati sottoposti a detenzioni di massa, lavori forzati, torture, esecuzioni, sterilizzazione forzata e alla distruzione sistematica della nostra identità religiosa, culturale e nazionale”, si legge nella dichiarazione. La dichiarazione è stata inclusa.
L’ETGE ha sottolineato che il 12 ottobre non è solo un giorno di lutto, ma anche un giorno di ricordo e resistenza, un giorno in cui commemorare le vittime dell’occupazione cinese e riaffermando la determinazione del popolo del Turkestan orientale a ripristinare la propria indipendenza nazionale.
“Onoriamo la memoria di tutti coloro che sono caduti sotto l’occupazione cinese e di tutti coloro che continuano a subire oppressione e sopraffazione. Questo è un giorno per riaffermare la nostra incrollabile determinazione a ripristinare l’indipendenza della nostra nazione e sostenere la giustizia per le vittime”, si legge nella dichiarazione. La dichiarazione è stata inclusa.
Ribadendo la sua posizione di non riconoscere l’amministrazione di Pechino, ETGE ha affermato che “il governo in esilio del Turkestan orientale e il popolo del Turkestan orientale non riconosceranno mai il governo illegale della Cina e non accetteranno la sua occupazione sia in patria che all’estero”.
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Il gruppo ha invitato la comunità internazionale a riconoscere il Turkestan orientale come paese occupato e a ritenere la Repubblica popolare cinese responsabile di “crimini di aggressione, genocidio e colonialismo”.