Kamla Persad Bissessar. Foto: CMC

Il primo ministro Kamla Persad-Bissessar ha annunciato un importante cambiamento nella politica estera di Trinidad e Tobago, citando la perdita di fiducia nella Comunità dei Caraibi (CARICOM). L’annuncio, apparso su molti giornali nazionali come il Trinidad e Tobago Guardian, il Daily Express e il Newsday, è arrivato sulla scia delle crescenti tensioni sulla sicurezza regionale e delle diverse posizioni sul Venezuela e sulle attività militari statunitensi nei Caraibi meridionali.

“Questi cambiamenti sono necessari per migliorare la nostra sicurezza economica e fisica”, ha detto Persad-Bissessar al Trinidad and Tobago Guardian, aggiungendo che CARICOM non è più visto come un “partner affidabile”. Ha sottolineato che, anche se il ritiro dal CARICOM non è preso in considerazione, la sua amministrazione cercherà nuove alleanze internazionali incentrate sul commercio, sugli investimenti e sulla sicurezza.

Le osservazioni del Primo Ministro sono arrivate dopo che Trinidad e Tobago ha cambiato la sua posizione sulla dichiarazione Caricom del 18 ottobre, che ha riaffermato i Caraibi come “Zona di Pace”, distinguendoli dagli altri Stati membri. Secondo il Daily Express, Persad-Bissessar ha difeso la sua posizione sostenendo che Trinidad e Tobago deve affrontare minacce uniche come il traffico di droga, la violenza delle bande e il contrabbando di armi.

“Trinidad e Tobago non è certamente una regione di pace”, ha detto, sottolineando che altre nazioni insulari non affrontano lo stesso livello di criminalità violenta.

Il sostegno di Persad-Bissessar allo spiegamento di risorse militari statunitensi, tra cui navi da guerra, aerei da combattimento, bombardieri e la USS Gerald Ford, ha ulteriormente messo a dura prova le relazioni regionali. Secondo Newsday, una nave da guerra americana ha attraccato a Port of Spain il 26 ottobre per condurre esercitazioni militari congiunte con le forze di Trinidad e Tobago. Il Primo Ministro ha sostenuto l’iniziativa americana come misura necessaria contro il narcoterrorismo e il traffico di esseri umani.

Condannando la presenza militare statunitense come tentativo di cambio di regime, il governo venezuelano ha risposto sospendendo tutti gli accordi energetici con Trinidad e Tobago. Il 28 ottobre, il parlamento venezuelano si è mosso per dichiarare Persad-Bissessar “persona non grata”, una mossa che Persad-Bissessar ha respinto come frivola. Ha inoltre osservato che Trinidad e Tobago non dipende dal gas venezuelano, citando progetti alternativi sia nel settore energetico che in quello non energetico.

Le critiche del primo ministro al CARICOM derivano in parte da quella che descrive come la decisione del blocco di “scegliere il Venezuela invece di Trinidad”. Questo sentimento è stato ripreso nella sua intervista a Crime Watch, dove ha lamentato la mancanza di sostegno regionale a Trinidad e Tobago per approvare le risorse navali statunitensi.

La CARICOM è divisa sul Venezuela. Ad agosto, diversi stati membri, tra cui Antigua e Barbuda, Dominica, Grenada, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia e Saint Vincent e Grenadine, hanno partecipato a un vertice ALBA-TCP esprimendo un forte sostegno al presidente venezuelano Nicolás Maduro, che secondo loro era soggetto a persecuzione da parte degli Stati Uniti.

Nonostante la disputa diplomatica, Persad-Bissessar ha ribadito il suo impegno a favore degli sforzi umanitari nella regione. Tutti e tre i giornali hanno sottolineato l’espressione di solidarietà con la Giamaica in seguito all’uragano Melissa, che ha colpito l’isola il 28 ottobre. “Le nostre preghiere sono con il popolo della Giamaica in questo momento”, ha detto, confermando che Trinidad e Tobago sta coordinando gli aiuti umanitari.

Trinidad e Tobago rimane un membro fondatore del mercato unico e dell’economia CARICOM (CSME), con il commercio regionale dominato dalle esportazioni di prodotti petroliferi, prodotti petrolchimici, ferro e acciaio, alimenti e bevande. Ma le osservazioni del Primo Ministro segnalano un potenziale cambiamento nelle relazioni regionali di lunga data del Paese, che cerca nuove partnership globali in mezzo alle sfide geopolitiche in evoluzione.

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