Quando è stato annunciato il calendario della Champions League, la narrazione era già circolata, oltre alla storia delle due squadre in gara. La trasferta del Real Madrid ad Anfield, che si svolge per il secondo anno consecutivo, ha portato con sé il ritorno dell’allenatore Xabi Alonso, ma anche di Trent Alexander-Arnold, pochi mesi dopo aver lasciato il club della sua infanzia per passare ai Blancos per 10 milioni di euro.

Molti si chiedevano che accoglienza avrebbe ricevuto da parte del pubblico che lo aveva tanto amato l’anno scorso, ma non è stata positiva. I tifosi del Liverpool hanno fischiato Alexander-Arnold durante il riscaldamento, cosa che ha fatto guadagnare qualche risata al nazionale inglese.

Jamie Carragher – ‘I tifosi del Liverpool pensano che Trent fosse ipocrita’

La leggenda del Liverpool Jamie Carragher, che ha seguito la partita per la CBS Golazo negli Stati Uniti, ha detto che poteva capire la loro reazione. Carragher, lui stesso sostenitore di un solo club ad Anfield, ha spiegato che i tifosi del Liverpool si sentivano come se Alexander-Arnold fosse stato ipocrita riguardo alla sua dedizione al club e, invece di cercare di condurre i Reds verso più gloria, avesse abbandonato la nave alla prospettiva di più trofei altrove.

Alexander-Arnold non festeggerà il gol contro il Liverpool

Immagine tramite Getty Images

Prima della partita, l’allenatore del Liverpool Arne Slot ha detto che avrebbe accolto calorosamente Alexander-Arnold nel suo vecchio club, mentre Alonso ha detto alla stampa che il suo terzino destro “dovrebbe divertirsi”. Il 26enne ha detto di essere emozionato ma, essendo tifoso di lunga data del Liverpool, non festeggerebbe se segnasse.

Quel messaggio sembrava fare poco per la reputazione di Alexander-Arnold, con un murale che lo ritraeva profanato alla vigilia della partita. Il graffito recita “Addio topo” in spagnolo accanto al giocatore, dove una citazione dice che è solo un “ragazzo normale del Liverpool che vive il suo sogno”.

Una volta attivato, Alexander-Arnold veniva fischiato ogni volta che toccava la palla, apparendo un po’ meno contento in campo.

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