Gli scienziati dell’UC Burkeley hanno tradito l’occhio umano per vedere completamente: un colore che nessuno ha mai visto prima. Lo chiamano olo, un pavone saturo è verde di verde che viene anche lavato i colori più luminosi della natura. Il successo proviene da una tecnica chiamata Oz, un sistema basato su laser in grado di controllare 1.000 singoli fotoristori nella retina con precisione puntuali. I nostri occhi si basano su tre tipi di cellule di cono in retina – s, m e l – per rilevare luci blu, verdi e rosse. Ma poiché i coni M e L hanno una sensibilità sovrapposta, circa l’85 percento della luce che stimola il cono M, innesca anche il cono L. Nessuna lunghezza d’onda naturale può attivare il solo cono M. Prendendo di mira solo il cono M con piccoli impulsi di luce laser verde, il sistema aggira i confini della natura, che il cervello sperimenta Olo. I partecipanti lo hanno descritto come blu-verde, come piume di pavone, ma molto più vivido. Per mostrare OLO, i ricercatori hanno prima mappato il modello unico di cellule di cono nella retina di ciascun individuo.

Smart Paine rileva i primi segni di Parkinson

Pic/ucla.edu

I ricercatori dell’UCLA hanno sviluppato una rivoluzionaria penna stampata in 3D che può aiutare i medici a rilevare la malattia di Parkinson, analizzando semplicemente come scrive una persona. La penna intelligente ha una morbida punta magnetoleistica in silicio e inchiostro di ferrophluide che converte la scrittura in segnali elettrici. Queste indicazioni gestite dalla penna vengono quindi interpretate dal modello AI addestrato per individuare i modelli motori associati a Parkinson. In uno studio pilota, Kalam ha identificato accuratamente i segni della malattia nei partecipanti con precisione del 96,22 per cento.

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