Il CEO di Microsoft AI, Mustafa Suleiman, sta cercando di percorrere una buona strada. Da un lato, ritiene che l’industria stia portando l’intelligenza artificiale in una direzione pericolosa costruendo chatbot che si atteggiano a esseri umani: teme che le persone vengano indotte con l’inganno a vedere un comportamento realistico invece che un comportamento realistico.
D’altra parte, Suleiman gestisce un negozio di prodotti che deve competere con questi compagni. La settimana scorsa, Microsoft ha annunciato diversi aggiornamenti al suo chatbot Copilot, progettati per rendere Copilot più espressivo, coinvolgente e utile.
Will Douglas Haven, il nostro redattore senior di intelligenza artificiale, ha parlato con Suleiman dello stress derivante dalla progettazione delle nostre interazioni con i chatbot e della sua visione definitiva di questa nuova tecnologia. Leggi la storia completa.
Il puzzle dell’adozione di un’intelligenza artificiale
-James O’Donnell, reporter senior dell’IA
Qualche settimana fa, ho pensato che sarebbe stato un semplice viaggio di reporting.
Dopo anni di slancio per l’intelligenza artificiale, l’hype si era un po’ attenuato. Per prima cosa è arrivata la rivoluzionaria versione di GPT-5 in agosto. Poi un rapporto pubblicato due settimane dopo ha scoperto che il 95% dei progetti pilota di intelligenza artificiale generativa stavano fallendo, provocando un leggero panico nel mercato azionario. Volevo sapere: quali aziende sono abbastanza spaventate da ridurre la spesa per l’intelligenza artificiale?
Ma se l’hype sull’IA è davvero fallito, non sono riuscito a trovare nessuna azienda disposta a parlarne. Quindi cosa dovremmo fare della mia ricerca fallita?
Questa storia è apparsa originariamente su The Algorithm, la nostra newsletter settimanale sull’intelligenza artificiale. Per essere il primo a ricevere storie come questa nella tua casella di posta, Iscriviti qui,
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